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·13 Februari 2025

Niente gare e concorrenza: così la società vicina ai clan vinceva gli appalti per i parcheggi a San Siro

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Emergono nuovi dettagli nell’ambito dell’indagine “Doppia curva” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta tra gli ultras di Milan e Inter, per la quale la procura alcune settimane fa ha chiuso le indagini ai danni di 11 persone e 8 società.

Come riportato dal quotidiano La Notizia, nelle 28 pagine della consulenza tecnica preliminare commissionata dal pubblico ministero Paolo Storari all’architetto Maurizio Bracchi, il perito ripercorre i vari iter di affidamento da parte di M-I Stadio (la società partecipata da Inter e Milan per gestire il Meazza) degli appalti per i parcheggi dello stadio, sempre vinti dalla stessa società, la Kiss&Flay dell’imprenditore Gherardo Zaccagni, anche lui indagato.


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Così come indagati sono il consigliere regionale e comunale Manfredi Palmeri, accusato di corruzione per l’affidamento proprio a Zaccagni dei parcheggi per la stagione dei concerti 2024, in cambio di un quadro da 10mila euro, in qualità di componente «del consiglio direttivo della M-I Stadio», e Giuseppe Caminiti, ritenuto dagli inquirenti uomo dei clan. Per i pm sarebbe stato Caminiti a introdurre Zaccagni ai vertici delle curve di Milan e Inter, permettendogli poi di ottenere gli appalti della M-I.

Secondo la consulenza, la società M-I «in qualità di organi indiretti della pubblica amministrazione» dovrebbe sub-appaltare i servizi, come i parcheggi, attraverso regolari gare di appalto. Ma così non fa. L’8 maggio 2019, per esempio, si devono appaltare 1.726 stalli per la stagione dei concerti.

Palmeri per conto di M-I contatta solo due società – GiOnBoard e Kiss&Fly – invitandole a presentare un’offerta. La prima offre 126.000, la seconda 127.800. Così Palmeri riferisce a Milan e Inter l’esito della “gara”. I club rispondono concordi che il contratto debba andare al miglior offerente. Ma quel contratto «così informalmente perfezionatosi», scrive il perito, «presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico» e doveva prevedere «una procedura negoziata previa consultazione di almeno 5 operatori». Ma «di tale indagine e successiva procedura negoziata non vi è traccia», annota il perito.

Anche nel 2020 l’affidamento avviene nello stesso modo, ma la M-I chiede agli unici due partecipanti (Kiss&Flay e Cipes) di inviare le offerte via Pec. Oltre alla mancanza di una gara competitiva a 5, il perito annota che «l’averne previsto il deposito mediante Pec ha potenzialmente consentito al soggetto appaltante di conoscere i contenuti delle offerte stesse già al momento della presentazione».

Si arriva infine al 2023 e al 2024, dove il “problema” della gara non si pone nemmeno più, visto che Kiss&Fly scrive a fine dicembre 2022 a M-I, proponendo direttamente un’offerta per i parcheggi. Tanto che nella relazione della procura si legge che «la concessione dei parcheggi in favore di Kiss&Fly si perfeziona senza neppure quella forma embrionale e informale, peraltro non conforme ai canoni codicistici, di negoziato in qualche modo esperita nei due esercizi precedenti».

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