Padovano: «Tudor mi piaceva, ma la Juve mi sembra addirittura peggiorata rispetto a Motta. Manca passione. Vorrei fare questa domanda a Comolli» | OneFootball

Padovano: «Tudor mi piaceva, ma la Juve mi sembra addirittura peggiorata rispetto a Motta. Manca passione. Vorrei fare questa domanda a Comolli». Così l’ex bianconero

L’ex attaccante bianconero Michele Padovano, intervenuto su Twitch a Juventibus, ha offerto un’analisi schietta e severa del momento di profonda difficoltà che sta attraversando la Juventus. La sua critica non ha risparmiato nessuno, dall’allenatore alla dirigenza, fino ai giocatori.

Padovano ha iniziato parlando di Igor Tudor, ammettendo di aver apprezzato l’uomo, ma di essere rimasto deluso dal tecnico e dalla mancanza di progressi sul campo. «Io ho detto in tutte le salse che Tudor mi piaceva come personalità, modo di porsi e sincerità, è uno schietto. Ma in campo mi aspettavo qualcosa in più» – ha dichiarato l’ex attaccante. Ha poi aggiunto che i segnali negativi erano già visibili, ma la situazione attuale è persino peggiorata: «Nelle partite dell’altro anno c’erano già errori e speravo la musica cambiasse. Non è cambiata e anzi è peggiorata rispetto alla gestione precedente».

Successivamente, Padovano si è espresso su Damien Comolli e sulla dirigenza, sottolineando la distanza tra le parole e la realtà. «Comolli nelle dichiarazioni era stato perfetto, ha detto quello che ci si aspettava, che la Juventus deve vincere. Ma i fatti adesso ci dicono che la Juventus non è una squadra che può vincere, quindi mi piacerebbe fare qualche domanda a Comolli su questo progetto». Per Padovano, il problema è ai vertici: «Io l’ho già detto, secondo me manca la passione», ha detto, rievocando la presenza della famiglia Agnelli: «Io ricordo quando nel nostro spogliatoio arrivava l’avvocato Agnelli, con Umberto e anche con un giovane Andrea. Senza quella fai fatica».

Ha poi usato l’esempio di Conte per sottolineare l’importanza della “juventinità”: «Al primo anno di Conte c’erano dei mostri sacri e arrivavano da un settimo posto. Lui li ha guardati e ha detto: “Ma possiamo fare queste figure?”. Ha portato juventinità e passione, e ha vinto al primo anno».

Infine, l’ex attaccante ha sostenuto che nell’attuale spogliatoio mancano figure carismatiche: «Nella squadra non vedo un leader che possa raccontare cosa significhi la maglia della Juve, la vedo molto dura». Sul futuro di Tudor, ha concluso: «Tenere Tudor? Se i risultati non dovessero arrivare e si dovesse continuare su questo trend credo che la società guarderà altrove. Mi spiace per Igor, era un’opportunità importante, ma comunque non credo che in questo momento valutino il cambio».

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