Inter News 24
·8 November 2025
Paganin ammette: «Non mi aspettavo un’Inter subito così in alto. Su Chivu e su Akanji vi dico questo»

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·8 November 2025

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, l’ex difensore della Beneamata, Massimo Paganin, ha analizzato l’ottimo momento dell’Inter. Ha elogiato il tecnico Cristian Chivu, sottolineando la sua abilità nell’inserirsi in un gruppo “svuotato mentalmente”, ritrovando subito le giuste motivazioni. Secondo Paganin, Chivu sta inserendo le sue idee gradualmente, senza stravolgere i meccanismi, e la sua coerenza comunicativa viene apprezzata dallo spogliatoio.
L’ex giocatore ha poi esaltato l’impatto del difensore svizzero Manuel Akanji. Lo ha definito un “difensore di livello assoluto”, strutturalmente più adatto del predecessore Pavard al ruolo di braccetto. Ha concluso lodandone la costanza (sempre da 6/6.5) e la sua importanza nel garantire equilibrio difensivo a una squadra a trazione offensiva come il club meneghino.
L’OTTIMO INIZIO DELL’INTER IN CHAMPIONS – «Non solo in Champions, anche in campionato ha iniziato bene. Chivu si è inserito bene in un gruppo che probabilmente ha ancora tanto da dare. È vero che il calendario in Champions fino ad ora ha un po’ agevolato l’Inter, ma poi le partite vanno sempre vinte. Ha acquisito autostima e consapevolezza con le vittorie, Chivu ha ritrovato una squadra svuotata dal punto di vista mentale ed è stato bravo a far ritrovare subito motivazioni».
SULLA COMUNICAZIONE DI CHIVU – «Lui sembra essere così e fa bene a cercare di essere il più coerente possibile dentro e fuori dallo spogliatoio. I giocatori poi lo notano. Mi sembra coerente con il suo modo di comunicare e di vivere. Sta facendo il suo percorso, non mi aspettavo che l’Inter facesse subito così bene. Non ha toccato molto, ritrovando meccanismi e fluidità di un tempo, piano piano inserendo le sue idee».
SE MI PIACE AKANJI? – «Beh, non scopro io da dove arriva, quello che ha vinto e che sia un difensore di livello assoluto. Dal punto di vista strutturale ha anche qualcosa in più rispetto a Pavard, che come braccetto era adattato. Mi piacciono quei giocatori che non si vedono troppo, ma che fanno sempre partite da 6/6,5 in pagella. Difficile vederlo sbagliare. L’Inter produce tanto davanti, Akanji è uno di quelli che garantisce equilibrio difensivo».









































