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·27 November 2025
Paolo Rossi controcorrente: «Juve come il Manchester United? No, per me è più su quest’altro livello». E fa il nome di quella big di Premier: l’analisi – VIDEO

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·27 November 2025

Il dibattito sull’identità attuale della Juventus e sulla direzione intrapresa dalla società è sempre acceso. Tra critici che vedono un declino irreversibile e ottimisti che credono nel progetto di Luciano Spalletti, il giornalista Paolo Rossi ha offerto un’analisi lucida e controcorrente, rifiutando le etichette semplicistiche. Nel suo intervento, Rossi ha contestato il paragone, spesso utilizzato dai detrattori, che vede la Vecchia Signora come il “Manchester United d’Italia”, ovvero una nobile decaduta che cambia continuamente senza vincere nulla.
Secondo il giornalista, la realtà è diversa e il parallelismo più calzante è un altro.
LIVELLO ARSENAL – «Dicono che la Juve sta cambiando tanto per non riuscire mai a vincere e quindi ci definisce il Manchester United in Italia. Io contesto molto questa affermazione perché la Juve in realtà in questi anni si è sempre posizionata su un livello da Arsenal semmai.»
L’analisi prosegue smontando il mito della “rivoluzione” bianconera. Secondo Rossi, cambiare guida tecnica (da Allegri a Motta, da Tudor a Spalletti) non significa rivoluzionare, ma spesso solo creare confusione tagliando teste. Il vero punto focale deve essere la stabilità e la definizione di obiettivi realistici per la stagione in corso. Guardando in faccia la realtà, lo Scudetto appare un miraggio, ma c’è un trofeo che la Juventus ha il dovere morale e tecnico di inseguire con ferocia.
OBIETTIVO COPPA ITALIA – «La Juve non vincerà quest’anno se non la Coppa Italia, che deve essere un obiettivo molto serio e deve essere un obiettivo molto serio, perché vincere, come sappiamo, aiuta a Vincere. […] Quindi io credo che quest’anno vincere la Coppa Italia debba essere un obiettivo assolutamente perseguito perché conta conta tantissimo a maggior ragione per un allenatore nuovo che si è insediato in panchina.»
Oltre al trofeo nazionale, Rossi fissa i paletti minimi: entrare nelle prime quattro in campionato e migliorare il cammino in Champions League, puntando agli ottavi per fare meglio dell’anno scorso. Ma la vera missione della dirigenza guidata da Damien Comolli deve essere quella di evitare l’ennesimo ribaltone estivo.
SEDIMENTARE IL GRUPPO – «Deve evitare di mettersi nella condizione di fare una rivoluzione. Che cosa intendo? Deve riuscire a sedimentare un gruppo sul quale tu poi realisticamente fai una operazione di rafforzamento, convinto che andrai davvero a vincere.»









































