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·19 Januari 2025
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Un rigore a testa: si conclude così la sfida salvezza tra il Parma di Pecchia e il Venezia di Di Francesco. Qui anche l'analisi arbitrale su un rosso non estratto.
Ennesima beffa per Di Francesco: è la settima partita in quest'anno in cui il Venezia perde punti dopo aver segnato la prima rete (3 pareggi, 4 sconfitte, 18 punti lasciati per strada).
Il Venezia perde un'occasione preziosa per allontanare il fanalino di coda Monza e allo stesso tempo mantenere il contatto con la zona salvezza: Como e Verona restano entrambe a +4, peraltro con le rispettive partite ancora da disputare.
Per il Parma ottavo pareggio in campionato e un punto prezioso per mantenersi sopra la zona retrocessione.
È il Venezia a passare in vantaggio su rigore al 19': un rigore concesso da Fourneau dopo essere stato richiamato dal VAR. Il fallo è di Keita, che impedisce a Yeboah di agganciare un pallone in area stendendolo alle spalle: anche cartellino giallo per lui.
Terzo rigore realizzato da Pohjanpalo in Serie A: gli altri due erano stati realizzati nella stessa partita, contro Okoye dell'Udinese, mentre contro il Genoa si era fatto parare il tiro da Gollini.
In questa stagione solo Vlahović ha segnato più rigori (4), con Calhanoglu a pari merito con Pohjanpalo a quota 3.
Il Parma si conferma uno dei "clienti" preferiti dal finlandese, insieme al Modena, avendo partecipato a 7 marcature contro i crociati (4 gol e 3 assist).
Terzo rigore invece lasciato entrare da Suzuki: anche nel suo caso i due precedenti erano arrivati nella stessa partita, la sconfitta 5-0 contro la Roma.
La ripresa si apre con un triplo cambio da parte di Pecchia, con Bonny, Man e Camara che rilevano il posto di Cancellieri, Almqvist e Keita. Il Parma spinge, trovando alcune buone occasioni proprio con i tre innesti (incluso un tentativo di gol olimpico di Man).
La pressione si concretizza al 55', quando Camara sorprende Candela e si guadagna un calcio di rigore. Vane le proteste di Pecchia, che vorrebbe il secondo giallo per il giocatore del Venezia.
Sul dischetto si porta Hernani, che non sbaglia e pareggia i conti, agganciando Calhanoglu e proprio Pohjanpalo a quota tre rigori segnati (su tre tentativi) in questa stagione.
Al 78' il Venezia si illude con un gol è di Oristanio, servito da Zerbin, entrato da pochissimo e al suo esordio per i lagunari. Niente da fare: la posizione di Oristanio era irregolare e Fourneau annulla la marcatura.
Nel finale determinanti a più riprese le parate di Stanković, che proteggono il pareggio.
📸 Emmanuele Ciancaglini - 2025 Getty Images