Passeri: «L’Ascoli ha la miglior difesa d’Europa. Pensiamo alla Serie B ma non solo… Vi racconto tutte le mie scaramanzie e come ho deciso di rilevare il club» | OneFootball

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·2 Oktober 2025

Passeri: «L’Ascoli ha la miglior difesa d’Europa. Pensiamo alla Serie B ma non solo… Vi racconto tutte le mie scaramanzie e come ho deciso di rilevare il club»

Gambar artikel:Passeri: «L’Ascoli ha la miglior difesa d’Europa. Pensiamo alla Serie B ma non solo… Vi racconto tutte le mie scaramanzie e come ho deciso di rilevare il club»

Passeri si esprime così sul suo Ascoli in vista della nuova stagione con l’obiettivo di fare bene

Bernardino Passeri, proprietario e presidente dell’Ascoli, si è raccontato al Corriere dello Sport, orgoglioso per l’ottimo momento che stanno attraversando i bianconeri marchigiani nel campionato di Serie C.

ASCOLI, LA MIGLIOR DIFESA D’EUROPA: ZERO GOL IN 7 GIORNATE – «Passatemi la battuta, visto il dato: siamo i più forti d’Europa, quantomeno a difendere…».


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PROMOZIONE DIRETTA – «Piedi per terra, ma siamo ambiziosi. Non mi piace partecipare e basta, voglio vincere. Si vive per sognare, anche puntando “cose” lontane. Non solo la B».

IL SOGNO DELLA SERIE A – «Si inizia dal basso. Anzi, dal piano terra, io nasco costruttore. Abbiamo gettato le fondamenta, ora siamo al solaio, proveremo ad arrivare al 2º e 3º piano, infine all’attico. Sognare è imprescindibile».

ENTUSIASMO RITROVATO – «L’ho detto all’inizio: ogni componente è fondamentale. Non erano parole di circostanza. Vedo una simbiosi totale. Voglio applicare la mia filosofia di vita all’Ascoli. Non mi arrendo davanti alle difficoltà, lo devo soprattutto agli oltre 7 mila abbonati. Un numero incredibile».

LA DECISIONE DI RILEVARE IL CLUB – «Era notte. Avevo partecipato a diverse riunioni con Pulcinelli (ex presidente, ndc) e con altri imprenditori che volevano comprare l’Ascoli, a cui avevo promesso il mio sostegno economico. Sono uscito dagli incontri insoddisfatto, non li vedevo all’altezza del progetto. A quel punto, di notte, ho chiamato Pulcinelli e gli ho detto: “La prendo io!”».

PATTI DS E TOMEI ALLENATORE – «Si parte dalla filosofia di mio figlio Andrea. Volevamo puntare su un ds giovane, onesto e competente. Uno che non lavora perché “amico di”. C’è piena collaborazione col mister».

LA SQUALIFICA DI TOMEI – «I torti li accetto, non mi piacciono le incongruenze. Gli errori vanno perdonati, l’ha sottolineato Orsato in un meeting. “Giusto”, ho pensato. Poi ecco i 7 turni a Tomei. Quindi vale in una sola direzione? Serve comprensione reciproca, contro la Juve Next Gen ci sono stati 10’ in cui l’arbitro ha sbagliato tutto. Tomei ha lanciato una bottiglietta, punizione esagerata».

SCARAMANZIA E OROLOGI – «La settimana scorsa, prima di Sassari, non trovavo il mio orologio bianco di plastica. Lo metto per le partite, sempre. Brutte sensazioni, il pullman si era rotto alla vigilia. Allora ho messo l’orologio nero, sempre di plastica. Conta il campo, abbiamo vinto lo stesso 0-1. Non si sa mai, magari metto un colore in casa e l’altro in trasferta…».

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