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·12 Desember 2025
Perico: «Il Cagliari dev’essere quello visto con Napoli e Juventus! Folorunsho? Sono cose di campo, prima succedeva di peggio» – ESCLUSIVA

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Gabriele Perico in Sardegna ha vissuto delle stagioni importanti tra il 2010 ed il 2014, arrivando a collezionare quasi ottanta presenze. L’ex giocatore del Cagliari ha parlato per noi di CagliariNews24 in esclusiva di diversi temi rilevanti circa l’attualità della formazione sarda, il tutto in vista della gara con l’Atalanta (dove ha fatto il settore giovanile).
Tra i vari temi trattati l’inizio in prima squadra del tecnico Fabio Pisacane, la polemica riguardante lo scontro tra Michael Folorunsho e Mario Hermoso e tanto altro ancora. Le sue parole:
LE PAROLE DI PERICO
Sabato a Bergamo andrà in scena la partita tra Atalanta e Cagliari. Con i primi hai fatto il settore giovanile, con i secondi quattro stagioni. Cosa rappresenta per te questa sfida?
«Per me è una sfida particolare, a Bergamo ho fatto l’intero settore giovanile, ci sono rimasto dieci anni. A Cagliari ho poi vissuto quattro stagioni importanti e molto positive per me».
Qual è il tuo pronostico della partita tra le squadre di Palladino e Pisacane? Credi che il Cagliari riuscirà a fare uno scherzetto ai nerazzurri?
«C’è da dire che anche l’anno scorso il Cagliari ha pareggiato a Bergamo! La squadra di Pisacane è buona anche se non meraviglia per il gioco che esprime, è una formazione organizzata che concede poco. Basta pensare alle partite giocate contro Napoli e Juventus, i bianconeri hanno fatto fatica contro la squadra di Pisacane. All’Atalanta servirà sicuramente avere un approccio importante, perché se poi il Cagliari si chiude e prende fiducia con le ripartenza può far male. Dipenderà molto da come la Dea interpreterà la partita, se dovesse sbloccarla subito poi i rossoblù saranno costretti a rischiare un pochi di più. Se la gara dovesse rimanere in equilibrio sarebbe tutto a vantaggio dei sardi».
Hai trascorso 4 anni in Sardegna, qual è il ricordo più bello che hai del tuo periodo con i rossoblù?
«Eravamo una squadra che giocava bene, avevamo tanti giocatori di qualità se penso a Conti, Cossu, lo stesso Astori, Pinilla e Nainggolan. E’ stato bellissimo per me che venivo da una squadra piccola come l’Albinoleffe. Eravamo quel tipo di squadra che se la giocava su ogni campo! Nel mezzo abbiamo avuto anche un intermezzo senza stadio, in quel periodo giocavamo a Trieste, eravamo sempre in trasferta. Se non avessimo avuto una squadra così di qualità non ci saremmo mai salvati. Se squadre come il Sassuolo e il Verona dovessero giocare a mille chilometri di distanza non so se arriverebbero a quindici punti in campionato. Non è stato facile gestire quel momento, ci salvammo nonostante non avessimo mai giocato in casa».
In questi giorni si parla tanto delle parole pronunciate da Folorunsho nei confronti di Hermoso (in risposta ad una precedente offesa n.d.r.). Condividi l’indignazione generale o le vedi come “cose di campo”?
«Ci sono state offese da una parte e dall’altra, io non monterei il caso. Ora ci sono le telecamere e si vede tutto, ma fino a qualche stagione fa, quando non c’era il VAR, non dico che fosse la normalità, ma quelle erano cose che succedevano. Capitava anche di peggio, adesso mi sembra un’assurdità che a quello che è successo tra Folorunsho ed Hermoso sia stata data tutta questa importanza-. Penso che queste siano cose da campo, succedeva molto di peggio prima. Giocavi e dall’altra parte del campo c’era un giocatore a terra e non si sapeva cosa gli fosse successo. E allora cos’avremmo dovuto fare? Andare sul penale? La gente sottovaluta che in campo ci sono pressione e tantissima tensione. Le cose si dicono e poi alla fine della partita, anche se non lo fanno vedere, nel tunnel arriva un chiarimento».
Con Fabio Pisacane vi siete sfiorati a Cagliari, che idea ti sei fatto di lui come allenatore?
«Penso che all’inizio del campionato il Cagliari sia stato premiato oltremisura, ha vinto e fatto punti subito, ma non mi convinceva a livello di prestazioni. Prima gli è girato bene e poi dopo, al contrario, i rossoblù hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato. Sostanzialmente ora vedo una squadra più attenta e concentrata, la vittoria con la Roma è arrivata con una buona prestazione e grande concentrazione. Se penso alle partite con Juventus e Napoli vedo una buona squadra, sul pezzo: Pisacane sta facendo un buon lavoro, quello dev’essere il Cagliari. ».
Passando alla corsa per lo scudetto: chi pensi che se la giocherà fino alla fine tra le tante squadre in lotta in questo momento?
«Napoli, Milan e Inter se la giocheranno fino alla fine, sono più attrezzate delle altre. C’è stato il momento della Roma, però penso che alla fine che dovendo giocare l’Europa League sia difficile lottare per lo scudetto. Il passo falso di Cagliari ha ridimensionato il tutto, è arrivata anche la sconfitta con il Napoli. Credo proprio che se la giocheranno quelle tre squadre!».
La Sampdoria sembra in ripresa data l’ultima vittoria contro la Carrarese. Come ti spieghi quello che sta succedendo ai blucerchiati negli ultimi anni?
«Sono rimasto amico di Ariaudo, il quale lavora lì. Con lui ne abbiamo parlato anche ieri, è ua via crucis, ci sono tante difficoltà tra i tanti allenatori cambiati ed altre cose! Sono cose che poi paghi con una classifica difficile, sarà un campionato ancora in salita. Questa piazza meriterebbe altri palcoscenici, ma ora è lì e deve venirne fuori. Non credo che la partita con la Carrarese sia stata quella della svolta, se vai a vedere anche al Ferraris ci sono stati i soliti problemi, i blucerchiati non hanno dominato. Non è stata una vittoria netta che ha denotato una squadra in salute, vedremo come andrà oggi nella trasferta di Palermo. Si potrebbe parlare di svolta della squadra di Gregucci solo se nelle prossime quattro partite arrivassero tre vittorie!».
Si ringrazia Gabriele Perico per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista









































