FiorentinaUno
·15 Desember 2025
Piccoli e i 90 minuti in panchina: dentro la scelta ‘tecnica’ di Vanoli

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·15 Desember 2025

La sconfitta della Fiorentina ha inevitabilmente acceso il dibattito sulle scelte di formazione e, tra queste, quella di lasciare Roberto Piccoli in panchina per tutta la gara.
Una decisione che, a posteriori, invita a chiedersi cosa sarebbe potuto cambiare con l’attaccante in campo e se una sua eventuale convivenza offensiva con Moise Kean avrebbe potuto offrire soluzioni diverse a una squadra apparsa a tratti prevedibile negli ultimi trenta metri.

Piccoli in panchina contro il Verona (ANSA) – FiorentinaUno.com
Dal punto di vista tattico, la Fiorentina ha affrontato la partita con un solo riferimento centrale, affidando a Kean il compito di reggere il peso dell’attacco, con Gudmundsson a girargli attorno. L’ex Juventus, come già capitato in altre partite, spesso si è trovato isolato, con pochi appoggi vicini e con l’area occupata in maniera discontinua. L’ingresso di Piccoli avrebbe potuto modificare questo scenario, garantendo una presenza più costante e fisica nel cuore della difesa avversaria.
Piccoli è un attaccante che fa del gioco senza palla e della capacità di attaccare l’area i suoi punti di forza. Anche senza essere protagonista dal punto di vista realizzativo, il suo contributo avrebbe potuto manifestarsi nel liberare spazi per Kean, attirando l’attenzione dei centrali e creando linee di passaggio più pulite per gli inserimenti dei centrocampisti.

Piccoli l’acquisto più costoso della Viola (ANSA) – FiorentinaUno.com
La soluzione della coppia Piccoli-Kean, in questa situazione disperata, avrebbe quantomeno scompigliato il piano tattico del Verona. Questa soluzione avrebbe potuto rendere l’attacco viola meno leggibile, costringendo gli avversari a raddoppiare e ad abbassare il baricentro. Un altro aspetto riguarda la gestione delle palle alte e delle seconde palle. Con Piccoli in campo, la squadra avrebbe avuto un bersaglio in più, aumentando le possibilità di finalizzazione anche su palloni sporchi o respinte della difesa.
Inserire una seconda punta comporta sacrifici a centrocampo e richiede un equilibrio diverso in fase di non possesso. Ma in una partita persa, la scelta di non utilizzare Piccoli lascia spazio ai rimpianti. Non è detto che il risultato sarebbe cambiato, ma è plausibile pensare che la Fiorentina avrebbe avuto più opzioni offensive e una maggiore capacità di mettere in difficoltà la retroguardia avversaria. In conclusione, Piccoli è rimasto in panchina e la Fiorentina ha pagato. L’idea di affiancarlo a Kean resta una suggestione credibile: non una garanzia di vittoria, ma una possibile chiave per rendere l’attacco più completo e imprevedibile.









































