Calcionews24
·3 September 2025
Pierpaolo Marino: «Napoli da Oscar, è la squadra da battere. Vlahović? Un masochista»

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·3 September 2025
Da Maradona a Samardžić, da Hamsik a Iaquinta. Pierpaolo Marino ha attraversato quarant’anni di calciomercato da protagonista, unendo intuito, competenza e una profonda conoscenza del calcio. La sua è una delle voci più autorevoli e rispettate per analizzare le strategie dei club, un “maestro” che non ha mai paura di dire la sua. Alla chiusura di una sessione estiva ricca di colpi di scena, l’ex direttore di Napoli e Udinese, in un’intervista esclusiva a Tuttosport, ha stilato le sue personalissime pagelle, incoronando la regina del mercato, analizzando le incognite delle big e lanciando una provocazione tanto audace quanto affascinante su uno dei giocatori più discussi della Serie A.
L’OSCAR DEL MERCATO – «Tra le grandi il Napoli, che ha completato molto bene la rosa. Anzi, ora a centrocampo rispetto al modulo dello scorso anno ha un uomo in più. La scommessa è per Conte, che nelle prime due giornare l’ha vinta: giocare con De Bruyne, McTominay, Lobotka e Anguissa, rinunciando a un’ala pura a sinistra».
CHI DOPO GLI AZZURRI – «La Juve. È stata condizionata sia da un punto di vista di bilancio che da un punto di vista tecnico della posizione di Vlahovic, ma ha fatto comunque un grande colpo con Jonathan David. E più in generale, grazie alla proprietà che si è esposta ancora una volta, in mano a Tudor è stata messa una squadra in grado di combattere per le prime quattro posizioni. Prima compresa, anche se il Napoli è il favorito».
VLAHOVIC – «Vlahovic mi ricorda il classico masochista, che si fa male da solo e poi, quando è ferito e ha tutti contro, pubblico, società, stampa, reagisce quasi come se nelle sofferenze godesse. Forse queste situazioni lo hanno stimolato, ma resta il dubbio di un giocatore che deve giocare con un contratto che scade e non so fino a che punto rischierà la propria incolumità… Mi pare comunque che Tudor lo stia utilizzando al meglio».
L’INTER – «Un mercato sufficiente, ma non entusiasmante. Aveva bisogno di un difensore per abbassare l’età del reparto e invece è andata su Lookman, del quale avendo in casa Pio Esposito non c’era poi troppa necessità. Si è ripresa alla fine con Akanji».
L’ATALANTA – «Come per Vlahovic alla Juve, è da scoprire quanto Lookman si reintegrerà nel contesto ambientale, societario e di squadra, perché è un giocatore che fa la differenza. Il pubblico atalantino è passionale e certi comportamenti non li dimentica in fretta, giustamente. Recuperando Lookman, l’Atalanta è sui livelli dello scorso anno».
LA ROMA DI GASPERINI – «Ha operato molto bene. Mi piace Ferguson e mi piace Bailey, peccato che si sia infortunato. Ma la star del mercato è Gasperini: si vede già come abbia plasmato la Roma».
IL MILAN – «È stato curioso vedere una società come il Milan arrivare agli ultimi giorni per completare la squadra. Non è un mercato che mi ha entusiasmato, ma il vero colpo lo hanno fatto con Allegri. E con Rabiot, che però è arrivato in scia di Allegri».
CHI L’HA STUPITA FUORI DALLE BIG – «Il Como ha fatto una campagna acquisti sontuosa. Se devo fare un nome tra tanti dico Van der Brempt. E poi la conferma di Nico Paz. L’Udinese con la conferma di Solet e gli arrivi di Zaniolo e Zanoli può ambire all’Europa».