Juventusnews24
·27 Oktober 2025
Pistocchi non ci sta dopo l’esonero di Tudor e punta il dito: «Altro giro, altra giostra: paga sempre e solo l’allenatore e mai chi l’ha scelto! Povera Juventus» – FOTO

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Un copione che si ripete, una responsabilità che ricade sempre sulla stessa figura. L’esonero di Igor Tudor dalla panchina della Juventus ha scatenato un acceso dibattito, e tra le voci più critiche si leva quella del giornalista Maurizio Pistocchi. Con un commento tagliente sui suoi canali social, l’opinionista ha puntato il dito contro la società, rea, a suo dire, di sacrificare l’allenatore senza mettere in discussione chi lo ha scelto.
«Altro giro, altra giostra: paga sempre e solo l’allenatore e mai chi l’ha scelto #poverajuventus». Il messaggio di Pistocchi è un j’accuse diretto e senza sconti. L’esonero di Tudor, arrivato dopo appena otto mesi e una striscia nerissima di otto partite senza vittorie (cinque pareggi e tre sconfitte), viene visto non come una soluzione, ma come l’ennesima conferma di un vizio di fondo: la tendenza a usare l’allenatore come capro espiatorio, salvaguardando le responsabilità dirigenziali.
Igor Tudor era arrivato a Torino a marzo, scelto dalla precedente gestione (Giuntoli) per sostituire Thiago Motta e dare una scossa a una squadra in difficoltà. Dopo un avvio promettente, culminato con la vittoria sull’Inter, la Signora è sprofondata in una crisi profonda, perdendo identità e risultati. Un fallimento che, secondo Pistocchi, non può essere addebitato solo al tecnico.
La critica dell’opinionista chiama in causa indirettamente anche la nuova dirigenza, guidata da Damien Comolli. Sebbene Tudor non sia stata una loro scelta diretta, la sua conferma estiva e la gestione del mercato sono finite sotto la lente d’ingrandimento. L’esonero, per Pistocchi, è la via più facile per nascondere problemi strutturali più profondi.
La Vecchia Signora volta pagina ancora una volta, affidandosi al traghettatore Massimo Brambilla in attesa del nuovo tecnico. Ma l’interrogativo sollevato da Pistocchi resta: basterà cambiare l’allenatore per risolvere i problemi di una “#poverajuventus” che sembra aver smarrito la sua strada?









































