Pogba riavvolge il nastro ai Globe Soccer Awards: «Il mio è stato un percorso molto lungo, ho affrontato le difficoltà e sono rimasto in piedi» | OneFootball

Pogba, premiato ai Globe Soccer Awards con il Comeback Award, ha riavvolto il nastro del suo percorso. Le parole dell’ex Juve

La notte di gala di Dubai non ha celebrato solo i campioni del presente, ma ha reso omaggio anche alle storie di chi ha saputo rialzarsi dopo essere caduto. Ai Globe Soccer Awards, tra i riflettori puntati sui vincitori delle categorie principali, c’è stato un momento di grande intensità emotiva dedicato a Paul Pogba. Il centrocampista francese, oggi perno della mediana del Monaco dopo l’addio alla Juventus, è salito sul palco per ritirare il prestigioso “Comeback Award”. Un premio speciale, assegnato a chi ha saputo compiere il ritorno più significativo all’attività agonistica, che certifica la chiusura definitiva del capitolo più buio della sua carriera: la lunga squalifica per doping che lo ha tenuto lontano dai campi per mesi interminabili.

Un premio consegnato da un guerriero

A rendere il momento ancora più iconico è stata la scelta del premiante. A consegnare il trofeo nelle mani del “Polpo” è stato Khabib Nurmagomedov, leggenda vivente delle arti marziali miste ed ex campione imbattuto dei pesi leggeri UFC. Un passaggio di consegne simbolico tra un lottatore che non ha mai conosciuto sconfitta e un calciatore che ha dovuto combattere la sua battaglia personale più dura lontano dal rettangolo verde.

Le parole di Paul: “Sono rimasto in piedi”

Ai microfoni di Sky Sport, un Pogba visibilmente emozionato ha ripercorso le tappe del suo calvario e della successiva risalita: «Che onore essere qui. Il mio è stato un percorso molto lungo, ho affrontato le difficoltà e sono rimasto in piedi. Sono state fondamentali le persone che sono sempre state con me».

Il pensiero del classe ’93 è andato immediatamente alla famiglia, vero porto sicuro durante la tempesta, e al club che gli ha offerto una seconda chance quando il mondo del calcio sembrava averlo dimenticato: «I miei figli mi hanno aiutato a sorridere nei momenti più duri, quando tutto sembrava nero. E poi un grazie speciale al Monaco: il club ha creduto in me, mi ha dato fiducia. Grazie anche a chiunque mi abbia scritto un messaggio di supporto. La mia risalita è stata faticosa, ma molto bella». Oggi Pogba sorride di nuovo: il calcio gli ha restituito il pallone, Dubai gli ha restituito gli applausi.