Ranieri: «Consigliere o dirigente, sono solo etichette: rimango se posso contare: allenatore? C’è una lista di nomi da mo’» | OneFootball

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·10 April 2025

Ranieri: «Consigliere o dirigente, sono solo etichette: rimango se posso contare: allenatore? C’è una lista di nomi da mo’»

Gambar artikel:Ranieri: «Consigliere o dirigente, sono solo etichette: rimango se posso contare: allenatore? C’è una lista di nomi da mo’»

Roma, lunga intervista di Claudio Ranieri sul suo futuro, il suo ruolo nella dirigenza e nella scelta del nuovo allenatore

Claudio Ranieri ha rilasciato una lunga intervista a Il Messaggero toccando i temi caldi del momento in casa Roma: dal confronto con la Juventus alla sua futura posizione nel club, passando per le scelte tecniche, il derby imminente e i rumors sul nuovo allenatore. Di seguito le sue parole.

LE SCELTE CONTRO LA JUVESì, rifarei tutto. Conosco lo spogliatoio e so chi mi può dare ciò che cerco. Il problema è che inizialmente non abbiamo tenuto la palla per progredire. Sapevamo che sarebbero partiti forte, ma volevamo farlo anche noi. Le scelte erano tutt’altro che conservative: la mia idea era di prenderli alti. Diamo merito alla Juve che, mettendo due giocatori tra le linee, ha fatto ciò che di solito facciamo noi. Ma guardiamo tutto: Tudor quando ha fatto i cambi ha messo dentro 120 milioni. La scelta conservativa, invece, l’ho fatta quando ho giocato con il 5-4-1 contro il Napoli in casa.


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SU SHOMURODOV E DOVBYK INSIEMEVero, funzionano e sono molto compatibili perché Eldor è una seconda punta, non è egoista, è un generoso per natura. A volte gli chiedo di tirare in porta più spesso. Il problema è che se li schiero entrambi dall’inizio, poi se devo cambiare la partita… mi attacco. Bisogna valutare tutto e non è detto che non possano giocare insieme.

RITORNO A TRIGORIASono sincero, dopo una settimana ho pensato che l’avrei rimessa a posto. Dentro di me lo sapevo ma non ci pensavo. La squadra mi dà tutto. Se non trovo il feeling, non va. È stato facile trovarlo.

CHAMPIONS O DELUSIONE?Ho capito, ma è bello starci. A me ha fatto molto piacere un signore che ho incrociato per strada e mi ha detto “grazie per averci ridato la dignità”. Non c’è complimento migliore. Abbiamo rimesso la Roma dove doveva stare, dove i Friedkin vogliono che stia, lassù: una volta si lotta per la Champions, una per lo scudetto, questo ha chiesto la proprietà fino a quando ci ho parlato io all’inizio. Poi che possa diventare un boomerang o che abbiamo spinto troppo, ci sta. Ma come vale per noi, vale anche per gli altri. Rimangono 21 punti, vediamo che succede.

IL DERBYMa non va bene mai, neanche alla Lazio. Il derby è derby, è bello che valga qualcosa e che ci si stia lassù insieme, che ci sia sana competizione.

SUL FUTURO RUOLO DI SENIOR ADVISORNo, no. Io sarò senior advisor, e mo’ traducetelo come ve pare (ride, ndr). So che sarò un punto di riferimento per loro, consiglierò cosa è giusto e cosa non lo è, ma poi a decidere è la proprietà. Credo sia per tutti così.

SU BURDISSO E IL RUOLO NELLA SOCIETÀScusatemi, ma se arriva un dirigente sopra di me, io che ci sto a fare? I tifosi devono stare tranquilli, io non scappo. Scappo solo se non conto. Non farò il parafulmine di nessuno.

SE NON DECIDE, SE NE VAChe se non decido e non mi sento importante, io non faccio il parafulmine, me ne vado. Oggi mi sento al centro del progetto. Nel momento in cui mi sentissi al lato di questo, arrivederci e grazie.

CI SONO AVVISAGLIE?La faccia sarà sempre la mia finché sarò al centro del progetto. Quando dico che non sarò il parafulmine di nessuno, è solo perché se mi renderò conto di non essere ascoltato, che ci sto a fare?

SU UNA PRESENZA QUOTIDIANAMa sì, non è questo il problema. Non è l’etichetta o la dicitura che mi farà stare qui o meno ma se sarò una persona ascoltata o non ascoltata. Il resto, se sono un dirigente, un consigliere, non mi interessa molto. Mi interessa invece capire se quando dirò che va fatta una cosa per il bene della Roma, sarò seguito.

SCELTA DEL NUOVO ALLENATOREL’allenatore non è scelto da me, non funziona così. Se ho fatto una lista di nomi, con pregi e difetti, sta anche ai Friedkin deciderlo.

QUANTI NOMI?Ghisolfi ed io abbiamo seguito il modello inglese. Siamo partiti da 7-8 nomi per arrivare a 3-4.

LA LISTA È STATA CONSEGNATA?Da mo’.

I FRIEDKIN HANNO SCELTO?Siamo vicini, molto vicini.

È ALLA RANIERI?Sono convinto che arriverà un buon allenatore.

ALL’INIZIO POTREBBE NON PIACEREPerché tante volte a Roma si pensa che arrivi questo o quell’altro e poi i fatti sono diversi. Chiunque arrivi, lasciamolo lavorare. Ora ho detto di prendere un tecnico da Roma e andiamo avanti. Si deve cambiare quando allenatore e squadra non sono più all’unisono. Ma finché c’è il feeling, e queste cose si vedono in campo, si continua insieme. Non esiste sta cosa del ‘giocatore X che ha mandato via un tecnico’, non esiste, ve lo assicuro.

GENOVA 2010Certo, per quello dissi che mi dimettevo prima da tifoso che da allenatore.

I GIOCATORI LE HANNO CHIESTO DI RESTARESì però ho risposto, “no grazie”.

FATICOSO ALLENARE ALLA SUA ETÀMa no, mi avete detto prima che sono ringiovanito. Appena mi ha chiamato la Roma sono cambiato da così a così, in meglio. Il cervello va veloce, ci si sente di nuovo giovani.

ROMA DA SCUDETTO NEL GIRONE DI RITORNOVa migliorata, per cercare di centrare le coppe. Ogni stagione fa storia a sé. Molti dicono “se Ranieri fosse arrivato prima”, ma questo poteva valere nel 2009, con sole due partite e zero punti. Alla fine ne bastavano uno o due in più, ancora non c’era tutta la storia che si è sviluppata qui quest’anno. Ma con De Rossi che va via, Juric che non trova l’alchimia giusta, i ragazzi hanno trovato uno che ha dato loro fiducia e con me la squadra ha reagito e messo il turbo. Sono venuto qui per amore.

TEN HAGCi credete che non lo conosco? Mai incontrato. Ho letto che sarei andato a cena con lui. Mai visto. Credetemi, vi prego.

BUGIE BIANCHENon me la sono presa. Ma io non racconto bugie.

GASPERINICertamente, ho sempre detto che più bugiardi dei calciatori ci sono soltanto gli allenatori ex calciatori (e scoppia a ridere, ndr). Torno serio, signori miei andate a chiedere a qualsiasi allenatore se sarebbe felice di allenare la Roma. Chi vi risponderebbe di no?

LA LISTA DEGLI ALLENATORILa lista? E fatemeli sapè pure a me ‘sti nomi, così mi rendo conto. Datela pure a me questa lista! È come per ten Hag. E non posso neanche dire che c’è andato mio fratello a cena con lui. Mi somiglia, è vero, ma stava male e per qualche giorno non è uscito di casa.

ITALIANO O STRANIERONo, dopo vi imbroglio tutto. Fate i bravi.

VA RIVOLUZIONATA LA ROSASì, non va rivoluzionata. Vi faccio un esempio: state scrivendo, giustamente, che la Roma segna poco. Per il prossimo anno, quindi, dobbiamo prendere calciatori che sappiano fare gol.

PELLEGRINIÈ uno dei centrocampisti più forti d’Italia, non ho nessun dubbio e nessuno può smentirmi. Ripartire da lui anche l’anno prossimo? Dipende da Lorenzo. Io lo stimo.

COSA DIREBBE A PELLEGRINI DA CONSIGLIEREDi fare bene queste 7 gare. Forse sbaglio, ma insisto con lui su questa cosa dei colpi che riceve. Ormai non ti fischiano più niente…

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