Rastelli: «Cagliari-Lazio? I rossoblù faranno una grandissima partita. La mia carriera…» | OneFootball

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·30 Januari 2025

Rastelli: «Cagliari-Lazio? I rossoblù faranno una grandissima partita. La mia carriera…»

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Massimo Rastelli, ex allenatore del Cagliari, è stato ospitato da una trasmissione radiofonica relativamente all’attualità della squadra del tecnico Davide Nicola

Massimo Rastelli in Sardegna è stato protagonista di una promozione ed una salvezza, il tutto lasciando un bel ricordo del proprio operato. L’ex allenatore del Cagliari oggi è stato ospitato dalla trasmissione radiofonica di Radiolina “Il Cagliari in diretta” per parlare del momento che sta vivendo a formazione rossoblù. CagliariNews24 vi ha riportato in tempo reale le sue dichiarazioni in vista della partita della 23a giornata contro la Lazio. Le sue parole:

LEGAME CON CAGLIARI – «Sono molto legato a Cagliari, città e piazza. Ripenso spesso ai bei momenti lì. Non vengo a Cagliari da un anno ed allo stadio da quando allenavo lì. Cagliari Lazio? Pareggiammo contro una squadra in piena saluta e che veniva da sette vittorie consecutive. C’era caldo ma io dissi ai giocatori di non far innaffiare il campo per non far scorrere veloce la palla e mettere in difficoltà la Lazio. Quando si fa così la palla scorre più veloce e ne risultano avvantaggiate le squadre di grande qualità, ormai negli ultimi anni si fa sempre. Potevamo anche vincerla quella partita».


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SCELTE DA ALLENATORE – «Ho cambiato la formazione in base al campo a volte, spesso agli inizi nelle categorie inferiori. A volte ti trovi a giocare in campi troppo inzuppati! In quei casi preferivo i giocatori più fisici. Scelte? L’aspetto difficile dello scegliere un giocatore è se hai già preparato e fatto intendere la formazione. In quei casi si deve parlare con il ragazzo e spiegarglielo e dirgli che è per il bene della squadra, fargli capire che è fatto per esaltare le sue caratteristiche».

PERIODO SENZA PANCHINA – «Mi sento un leone in gabbia, non lavoro da mesi e sono a casa. Spero tutti i giorni che rrivi una chiamata per ricominciare ad allenare, ciò che amo fare, non è sempre guardare le partite da fuori. Lecce? Sinceramente non mi aspettavo chiamate dalla Serie A e non me ne aspetto in futuro, dopo Cagliari non mi hanno più dato possibilità in Serie A. La mia carriera fino all’esonero di Cagliari è stata buona, fatta di squadre portata al massimo delle possibilità. Sono sceso di categoria per vincere e tornare in Serie A, è sempre stato tutto un cercare delle cose che non sono venute anni fa. Può sempre succedere che mi chiamino e che si ricordino di me in un momento di difficoltà per poter raddrizzare la situazione. In 6/7 anni non mi hanno chiamato dalla Serie A forse perché non mi considerano all’altezza».

I ROSSOBLU’ – «Il Cagliari ha bisogno di dover stare sempre sull’attenti se perde sempre dopo 3 risultati buoni. Non ha superato il momento critico, ci sono tante squadre in pochi punti. Ogbi partita va affrontata come se fosse l’ultima! I rossoblù sono una squadra viva che rimane semrpe in partita, a Torino è stata una partita sottotono, non sembrava la squadra vista fino a qualche giorno prima. Bisogna dare merito a loro, hanno ritrovato la mentalità che voleva Vanoli, dall’inizio hanno vinto quasi tutti i duelli individuali. In virtù degli ultimi risultati forse il Cagliari mentalmente non l’ha approcciata con la stessa mentalità dei granata».

TIFOSI SARDI – «I tifosi del Cagliari mi hanno sempre dimostrato rispetto e riconoscenza, non c’è nulla di meglio che un professionista si possa sentir dire!».

CAGLIARI-LAZIO – «Sicurissimo che il Cagliari farà una grandissima gara, fa bene prendere degli schiaffi come a Torino. Da stimoli sfidare la Lazio, si può avere meno responsabilità perché non si deve fare la partita, cose psicologiche che possono aiutare contro Juventus e Milan».

CALCIOMERCATO – «Partner di Piccoli? Non è semplice dare consigli di calciomercato, è ua cosa che non mi piace fare per chi lavora dentro a questo mondo. Dipende da cosa vuole Nicola come alternativa a Piccoli! Se lo vuole della stessa stazza o uno alla Immobile, fisico ma bravo nella profondità o uno fisico che faccia da racconto tra centrocampo ed attacco. Sono valutazioni che deve fare Nicola ma il mercato di gennaio è difficilissimo, se va via Lapadula devi prendere un attaccante che si possa integrare nel miglior modo possibile. Servono le caratteristiche che mancano».

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