Repubblica – Napoli, il progetto Conte va sostenuto con investimenti adeguati: tempestivo il rientro di De Laurentiis! | OneFootball

L’edizione odierna de “La Repubblica” si è soffermata sulla vittoria del Napoli a Bergamo e sul prossimo mercato della squadra di Conte.

Repubblica – Napoli, il progetto Conte va sostenuto con investimenti adeguati: tempestivo il rientro di De Laurentiis!

L’amarezza di Gasperini cambia la volata. Erano in tre, esclude senza dirlo proprio l’Atalanta. Di ordinaria mestizia è la spiegazione che offre. Non è da lui, la lasci a colleghi più modesti. Sostiene che «sono stati gli episodi e non la prestazione» a determinare la sua quarta sconfitta, come di riflesso la sedicesima vittoria della capolista. Non è così. Se ne è convinto, non ha capito come e perché ha perso. I primi due gol subiti derivano da un identico schema sulla sinistra, con Neres che va in fondo e passa dietro sfruttando gli spazi che l’Atalanta aggressiva lascia in difesa. Guardando Conte dai suoi 43 punti, sette meno, non riconosce la sconfitta. È fuori o quasi. Tocca ora al Napoli e all’Inter, secondo gli allibratori londinesi che aggiornano le quote. Diventa cruciale fra sei turni la sfida del 2 marzo, con il Napoli ben lanciato e l’Inter indaffarata negli ottavi di Champions. Come un sipario che si rialza, appare una scena diversa. L’Inter difende il titolo come si sapeva, ma cambia il Napoli. Potrà anche non vincere il campionato, ma Bergamo certifica che è squadra da scudetto. Per maturità, coraggio, personalità. La sua forza poggia su tre basi. Ha trovato la formazione tipo. I giocatori corrono leggeri superando gli allenamenti severi di Costantino Coratti e dello staff, la squadra è disponibile alla fatica e alle lezioni tattiche di Conte. Non è un caso, ma una certezza: il motore del Napoli sale di giri nel finale. Vince alla distanza.

Il futuro di squadra, club e dell’allenatore è ormai ricominciato sabato sera. Conte è di nuovo in cima, non solo in Italia. Il Napoli è ormai atteso nel grande giro europeo. Il progetto va sostenuto con investimenti adeguati. Tempestivo è il ritorno di De Laurentiis dalla California. Come in tutti i i matrimoni di interesse sono una coppia felice. Perché entrambi hanno finora rispettato i patti. Antonio Conte doveva rifarsi un’immagine dopo la brusca e ufficialmente consensuale interruzione del rapporto con il Tottenham, era rimasto senza panchina dal 26 marzo 2023. Ha vinto la prima sfida con se stesso. Ha saputo attendere. Non era facile negare il pronto soccorso chiesto a metà del campionato scorso. Si sono scambiati solo una promessa, Conte e De Laurentiis. Anche il presidente inseguiva la popolarità compromessa da una serie di errori, dalla vanità allo scarso peso che dava a chi era fuggito dallo scudetto appena vinto. Anche De Laurentiis ha vinto la sfida con se stesso. Si diede dieci giorni per limare gli accordi, lasciando il tecnico al centro della scena. Limitarsi sembrava impossibile, vi è riuscito. Fa prevalere l’interesse dell’imprenditore sugli impulsi del proprietario. Spunta il primo nodo, però. Conte lancia un segnale. Dice che non gli serve un giovane in cambio di Kvara. Che il mercato va fatto bene. Che non è lui ad occuparsene. A chi allude lui? Anche a Garnacho che però è un giovane, e delude con il Manchester United sconfitto ieri 1-3 dal Brighton. Sono stati lasciati troppi punti sospensivi per non chiarire. Conte le sue richieste, il presidente la stabilità dei conti, suo miglior pregio. Ma a tv spenta, da vicino, occhi negli occhi, come quel giorno di luglio quando tutto è cominciato.

Carlo Gioia