Calcionews24
·5 Agustus 2025
Rocchi annuncia la novità: «L’arbitro potrà spiegare allo stadio e in tv la decisione dopo un intervento Var»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·5 Agustus 2025
A partire dalla prossima stagione di Serie A e Serie B, il mondo del calcio italiano si prepara a una svolta significativa sul fronte della comunicazione arbitrale. Gianluca Rocchi, ex arbitro internazionale e attuale designatore per i campionati maggiori, ha annunciato durante il raduno precampionato a Cascia una novità destinata a cambiare il rapporto tra pubblico e fischietti: il cosiddetto announcement in campo.
Cos’è l’announcement in campo? Gli arbitri potranno illustrare in tempo reale le decisioni prese a seguito di un intervento del VAR. La spiegazione sarà trasmessa sia allo stadio che in televisione, offrendo maggiore chiarezza e trasparenza al pubblico.
Preparazione e uniformità comunicativa Secondo Rocchi, il nuovo sistema richiederà una formazione dedicata. L’obiettivo è uniformare linguaggio e contenuti tra gli arbitri per garantire coerenza nelle spiegazioni. Tuttavia, non sarà imposto un tempo massimo per ciascun annuncio, in quanto ogni direttore di gara ha il proprio stile comunicativo e tempi di reazione.
L’importanza della qualità nella comunicazione arbitrale Rocchi ha ribadito come la qualità del messaggio conti più della durata. Questo approccio mira a consolidare il rapporto di fiducia tra il pubblico e la classe arbitrale, sempre più al centro del dialogo calcistico. Le parole raccolta dall’ANSA:
PAROLE – «La grande novità della prossima stagione sarà l’announcement in campo. L’arbitro potrà spiegare direttamente allo stadio e in tv la decisione assunta dopo un intervento Var. È un passo avanti importante nella comunicazione, che già da anni curiamo con trasparenza. Ora, però, le spiegazioni saranno in tempo reale, davanti a tutti. Ci prepareremo a fondo soprattutto dal punto di vista comunicativo. Abbiamo un gruppo selezionato e vogliamo uniformare linguaggio e contenuti per essere chiari con il pubblico. Non esiste un tempo massimo per gli annunci in campo perché ogni arbitro ha il suo stile, il suo linguaggio e i suoi tempi di reazione. Dobbiamo ancora lavorare per uniformare il contenuto delle spiegazioni, ma non metteremo limiti rigidi: conterà soprattutto la qualità della comunicazione».