Roma, contro le big sempre lo stesso copione: dominio sterile e fragilità strutturale | OneFootball

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·21 Desember 2025

Roma, contro le big sempre lo stesso copione: dominio sterile e fragilità strutturale

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Pagine Romaniste (G. Rufino) – La Roma continua a muoversi solo per estremi: o vince o perde, senza vie di mezzo. Contro la Juventus si rivede il film già noto, simile a quello di Milano ma con meno produzione offensiva e meno controllo reale della gara. I giallorossi palleggiano fino al limite dell’area con un tiki-taka sterile producendo poche vere occasioni. È una squadra che vuole comandare il gioco senza riuscire a incidere, soprattutto quando l’avversario sceglie di aspettare e colpire.

La Juventus fa proprio questo e ne trae massimo beneficio. Alla prima vera accelerazione mette in difficoltà una difesa già fragile per le assenze di Ndicka ed Hermoso. Dopo il gol subito, la Roma perde compattezza e lucidità, confermando una fragilità mentale che emerge puntualmente negli scontri diretti. Il raddoppio bianconero chiude di fatto la partita, rendendo ininfluente il gol finale di Baldanzi.


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Quattro sconfitte su quattro contro le big non sono un caso ma il riflesso dei limiti strutturali di questa squadra, soprattutto in avanti, dove i cambi continui — quasi a confermare l’idea di un “centravanti concettuale” alla Dybala — non risolvono il problema. “Sognare lo scudetto non costa nulla” disse il Gasp qualche settimana fa, ma ha probabilmente illuso un gruppo arrivato oltre il proprio potenziale, il quarto posto resta un risultato da proteggere: il mercato di gennaio sarà decisivo per non trasformare questi limiti in una condanna.

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