“Roma, crediamoci” | OneFootball

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione di Evan Ferguson promette grandi numeri. Ecco le sue parole:

Ferguson, lei viene da una famiglia di calciatori. Nasce così il suo amore per il calcio?

“Ho iniziato per strada con i miei migliori amici, poi ci siamo spostati a Dublino. Mio nonno giocava ma non era un professionista, mio padre sì. Tutto questo ha influito, sono nato con il pallone nel sangue”.

Lei è il primo irlandese nella storia della Roma: che sensazione è?

“L’ho saputo solo una volta venuto qui. Sicuramente è un motivo d’orgoglio”.

Con Gasperini sono esplosi tanti centravanti: adesso tocca a lei?

“Con lui si segna tanto e per me è sicuramente una cosa positiva”.

La concorrenza con Dovbyk come la vive?

“Normale ci siano giocatori che competono per lo stesso ruolo. Ma può succedere anche di giocare insieme con Artem”.

La scorsa stagione solo un gol tra Brighton e West Ham: cosa è successo?

“Annata dura. I primi sei mesi ho convissuto con un infortunio alla caviglia, poi ho deciso di andare al West Ham. Non è andata come volevo ma ora fisicamente sto bene”.

La felicità è segnare quanti gol in un anno?

“Non penso a un numero di gol. Di certo voglio segnare in ogni partita, anche se non è semplice”.

La Roma vuole tornare in Champions…

“Possiamo riuscirci. I tifosi meritano una squadra più in alto del quinto posto”.

Se a giugno la Roma decidesse di spendere 35 milioni per acquistarla come si sentirebbe?

“Ora penso solo a far bene qui, magari potrei restarci anche per sempre”.

La cercavano in Premier: perché ha scelto la Roma?

“Mi piacciono le cose diverse: questa è una sfida e una nuova opportunità”.

Qualcuno le ha già parlato del derby?

“Da quando sono qui tutti mi hanno detto di essere pronto per la Lazio. Voglio giocarlo”.