Inter News 24
·20 Oktober 2025
Roma Inter, i retroscena da bordocampo su Chivu: il gesto fatto a Bonny e la richiesta ad Akanji all’ingresso di Bailey

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·20 Oktober 2025
La vittoria dell’Inter all’Olimpico contro la Roma non è stata solo frutto della qualità dei giocatori, ma anche di una guida attenta e passionale dalla panchina. Il giornalista Davide Bernardi, intervenuto negli studi di DAZN durante il programma “Fuoriclasse”, ha svelato alcuni aneddoti raccolti a bordocampo che fotografano perfettamente lo stile di Cristian Chivu.
Il primo dettaglio evidenzia la fiducia del tecnico nelle sue alternative. Bernardi ha sottolineato come la sensazione fosse quella di poter sostituire un campione come Lautaro Martínez al 60′ senza alcun problema, perché Pio Esposito sarebbe entrato garantendo lo stesso livello di prestazione e sacrificio. Un segnale della profondità della rosa e della mentalità trasmessa dal tecnico. Chivu, ha aggiunto il giornalista, sta facendo benissimo considerando le sue sole 20 panchine in Serie A. La sua presenza a bordocampo è costante: in un momento del primo tempo, per incitare Ange-Yoan Bonny a essere più fisico nei duelli con i difensori avversari, gli ha mostrato platealmente il gesto dei “muscoli“.
Ma l’attenzione di Chivu non è solo sulla grinta, ma anche sui minimi dettagli tattici. Quando nella Roma è entrato il velocissimo attaccante giamaicano Leon Bailey, il tecnico nerazzurro si è subito rivolto al suo difensore Manuel Akanji, avvertendolo a gesti della rapidità dell’avversario (“Fast, occhio che è veloce”). Un altro aspetto chiave della sua filosofia emerso chiaramente è la volontà di mantenere la linea difensiva sempre molto alta, anche nei momenti di maggiore pressione. Bernardi ha raccontato come, in occasione dell’ultima punizione a favore della Roma, Chivu abbia preteso che la sua difesa si posizionasse 5-6 metri fuori dall’area di rigore, dimostrando coraggio e coerenza con i propri principi di gioco fino all’ultimo secondo. Gesti, urla e indicazioni continue: la vittoria dell’Inter porta anche la firma indelebile del suo allenatore.
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