Rovella Lazio, il commento del dottor Salvatori: «Forse era arrivato a un punto in cui la chirurgia era la scelta ottimale. Strano che ci sia stato…» | OneFootball

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·18 November 2025

Rovella Lazio, il commento del dottor Salvatori: «Forse era arrivato a un punto in cui la chirurgia era la scelta ottimale. Strano che ci sia stato…»

Gambar artikel:Rovella Lazio, il commento del dottor Salvatori: «Forse era arrivato a un punto in cui la chirurgia era la scelta ottimale. Strano che ci sia stato…»

Rovella Lazio, le parole del dottor Salvatori: «Bisognerebbe entrare nella sua testa. Potrebbe essersi spaventato della soluzione chirurgica o…»

Il dottor Stefano Salvatori, specialista in ortopedia e traumatologia con una lunga esperienza di dodici anni maturata anche all’interno dello staff medico della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per commentare la decisione di Nicolò Rovella di sottoporsi a intervento chirurgico, dopo che la terapia conservativa non aveva prodotto i risultati sperati.

Nel corso dell’intervista, Salvatori ha analizzato nel dettaglio la scelta del centrocampista biancoceleste, soffermandosi sui motivi che hanno portato all’operazione e sui possibili benefici che il percorso chirurgico potrà garantire al giocatore in vista del recupero.


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SCELTA ROVELLA – «Oggi è abbastanza facile dare giudizi sulla decisione del ragazzo. Mi sembra di aver capito che sia stata una decisione del ragazzo non condivisa dallo staff medico e quindi dalla società. Bisognerebbe entrare nella sua testa. Potrebbe essersi spaventato della soluzione chirurgica o ha provato un ultimo tentativo o sarà stato consigliato da qualcuno su un risultato migliore senza chirurgia.

Rovella forse era arrivato a un punto in cui la chirurgia era la scelta ottimale, ma qualche evento gli ha fatto idea o decisione e ad oggi si trova con una soluzione che ha fatto perdere un po’ di tempo. Penso che comunque lo abbia fatto con la coscienza pulita. Poi è stata sospesa, non so per decisione di chi: le motivazioni sono da chiedere all’atleta. Strano che ci sia stato un cambio così repentino»

PUBALGIA – «Il termine pubalgia è un po’ arcaico. Si è sviluppata la terminologia di sindrome retto-adduttoria. Negli ultimi anni si è evoluto come diagnostica strumentale, sia come chirurgia, sia come sports-ernia, ernia dello sportivo. Non è un’ernia inguinale, ma una patologia che molto spesso si presente in questi professioni ad alto impatto.

La chirurgia dev’essere sempre un tema ratio, quando è possibile evitarla. Secondo me bisogna darsi un termine temporale, è inutile insistere per mesi. Altrimenti si fanno dei passi indietro».

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