Sabatini convinto: «Vlahovic è meglio di quasi tutti i centravanti d’Europa. Di Gregorio? Non c’è la differenza con Perin che farebbe comodo da titolare ai bianconeri» | OneFootball

Sabatini spara alto sulla Juve: tutte le dichiarazioni del giornalista sul momento dei bianconeri e su Vlahovic

Il giornalista Sandro Sabatini ha offerto un’analisi approfondita e a due facce della Juventus di inizio stagione. Nelle sue parole emerge un’esaltazione quasi totale per Dusan Vlahovic, definito il salvatore di una squadra che, tuttavia, dietro le prodezze del suo centravanti, nasconde fragilità e limiti strutturali evidenti, soprattutto nella fase difensiva.

PAROLE – «Continua a fare un figurone Vlahovic e sinceramente credo che sia una bella storia di calcio, calciomercato, di vita, di sliding door, le porte girevoli, per cui prendi una direzione, la vita cambia, ne prendi un’altra e va tutto all’opposto. Vlahovic non doveva essere in questa Juventus, invece c’è e la salva. Vlahovic al momento è meglio di David, secondo me anche in generale è meglio di David. È meglio di Openda al momento e anche in generale è meglio di quasi tutti i centravanti d’Europa. Dall’altro, va detto, nasconde quella che è una certa fragilità della Juventus, perché la Juve porta a casa il 4-3 sull’Inter, il 4-4 contro il Borussia Dortmund con esultanza generale, con festa di tutti, con lo Stadium che canta, ma son partite in cui la Juventus però ha mostrato anche dei limiti, uno per esempio in porta. Secondo me tra Di Gregorio e Perin non c’è la differenza che nell’ultimo anno e due mesi ha sempre premiato Di Gregorio e Perin è un portiere che in questo momento potrebbe anche far comodo da titolare alla Juventus»

Sabatini: tra un Vlahovic top player e una difesa da registrare

L’elogio di Sabatini per Dusan Vlahovic è incondizionato. Il giornalista lo definisce protagonista di una “bella storia”, un giocatore che non doveva essere in questa Juve e che invece ne è diventato il trascinatore, superiore a concorrenti diretti come David e Openda e a quasi tutti i centravanti europei. Questo rendimento stellare, però, secondo Sabatini funge da velo per i problemi della squadra. Le emozionanti vittorie contro Inter e Borussia Dortmund, caratterizzate da tanti gol subiti, sono la prova di una “certa fragilità” che non va sottovalutata.

L’analisi si sposta poi sulla fase difensiva, partendo dalla porta. Sabatini apre un dibattito sulla gerarchia tra i portieri, sostenendo che Mattia Perin, per storia ed esperienza, potrebbe essere una risorsa da titolare in questo momento, dato il periodo di difficoltà di Michele Di Gregorio. Un’incertezza che, secondo lui, potrebbe ripercuotersi sulla difesa. Il reparto arretrato, a sua volta, non è esente da colpe: sebbene l’altalenante rendimento di Bremer sia comprensibile dopo un grave infortunio, l’atteggiamento della squadra, che tende a schiacciarsi troppo, è un segnale di “paura”.