Sabatini lascia tutto aperto per lo Scudetto: «Quelle due squadre sono superiori ma la Juventus…». La sua analisi sulla corsa al titolo | OneFootball

Sabatini frena ma non troppo: analisi sulle gerarchie del campionato e sul ruolo dei bianconeri dopo i recenti successi contro le big

L’entusiasmo in casa Juventus è tornato a livelli altissimi dopo una settimana che potrebbe aver segnato la svolta definitiva della stagione. Le due vittorie consecutive, ottenute con carattere e qualità contro avversari di prima fascia come il Bologna e la Roma, hanno trasformato radicalmente l’umore dell’ambiente e la percezione esterna del team. La squadra guidata da Luciano Spalletti sembra aver finalmente trovato quella continuità di rendimento e quella solidità mentale necessarie per competere ai massimi livelli, proiettandosi con forza verso le zone più nobili della classifica. Se i tifosi bianconeri, galvanizzati dai risultati e dalle prestazioni di uomini chiave, sognano ormai ad occhi aperti una rimonta tricolore che avrebbe i contorni dell’impresa, gli addetti ai lavori cercano di mantenere un maggiore equilibrio nelle loro analisi, pesando con freddezza i reali valori tecnici attualmente in campo.

Tra le voci più autorevoli del panorama mediatico c’è quella del giornalista Sandro Sabatini, che ha voluto esprimere il suo pensiero sulle reali chance della Vecchia Signora di lottare fino alla fine. Il commentatore non si lascia trascinare completamente dall’euforia del momento e preferisce guardare alla struttura delle rose. Secondo la sua analisi, nonostante la crescita evidente del gioco, esistono ancora delle gerarchie ben definite in Serie A che non possono essere cancellate in pochi giorni.

SABATINI SULLA CORSA SCUDETTO – «Per me Inter e Napoli sono superiori, però…».

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In quella frase c’è tutto il realismo della situazione attuale. Nerazzurri e partenopei sono considerati ancora un gradino sopra per profondità della rosa, abitudine a vincere e meccanismi collaudati. Tuttavia, quel “però” finale sospeso lascia aperta una porta significativa alla speranza. Significa che la Juventus, pur partendo teoricamente svantaggiata sulla carta, ha le carte in regola per inserirsi come “terzo incomodo” estremamente fastidioso. Spalletti ha il compito di trasformare quel dubbio in certezza: il gap tecnico forse esiste ancora, ma la fame ritrovata e il DNA vincente del club possono colmare le differenze sul lungo periodo, rendendo il campionato molto più incerto di quanto si pensasse.