Calcionews24
·19 April 2025
Scamacca: «Ciò che mi succede non mi tocca, mi sento forte e lo sarò ancora di più. Ecco quando rientrerò in campo. E ai miei compagni dell’Atalanta chiedo una cosa…»

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·19 April 2025
Gianluca Scamacca, 26 anni, attaccante dell’Atalanta, sta lavorando per tornare al più presto in campo dopo l’ennesimo infortunio che ne ha bloccato la stagione per lungo tempo. A La Gazzetta dello Sport ha raccontato come gli stanno andando le cose, a partire da una frase postata sul suo profilo Instagram.
«SONO SOPRAVVSSUTO PERCHÉ IL FUOCO DENTRO DI ME BRUCIA PIU’ DEL FUOCO ATTORNO A ME» – «L’ho trovata in Rete e mi piaceva. L’ho messa nel gennaio 2024, dovevo ancora decollare con l’Atalanta: più che fuoco c’erano chiacchiere, nelle difficoltà sei più attaccabile. Ma davvero quello che mi succede attorno non m tocca più di tanto, perché quello che ho dentro è più forte. Io non ho bisogno di stimoli esterni: mi bastano i miei. Però ne aggiunsi altri. E quello che sto passando mi aiuterà ancora di più, per quando rientrerò»
QUANDO SARA’ PRONTO – «Tempi di recupero per il secondo infortunio: quattro mesi e mezzo. Quando riprenderà la preparazione, a metà luglio, ne saranno passati più di cinque: hai voglia…»
NAZIONALE A SETTEMBRE – «Quello dipenderà da come starò, se farò bene con l’Atalanta: dunque devo pensare all’Atalanta, prima di ripensare alla Nazionale».
COSA DICE AI COMPAGNI – «Portatemi in Champions: tutti i giorni. Potessi spingerli io… Ma sono molto fiducioso, lo sono sempre stato: gli altri e bassi li hanno tutti, li abbiamo avuti anche l’anno scorso e i nostri si vedono di più perché siamo una squadra che va sempre a duemila. Stanno giocando una grande stagione nonostante gli infortuni, le tante partite e le difficoltà: sono convinto che mi accontenteranno».
RETEGUI – «É forte, l’Atalanta è un ambiente speciale e qui, chi più e chi meno, le punte hanno sempre segnato tanto».
LA CONVIVENZA IN ATTACCO – «Due centravanti in rosa non sono mai troppi, qualunque allenatore li vorrebbe. Per come gioca l’Atalanta i due attaccanti devono fare cose diverse e io non faccio quello che fa Lookman: forse sarà più facile in corsa. Dipenderà dalle partite. E da quello che si inventerà il mister»