Scanavino Juve ai titoli di coda? Comolli pronto a prendere i suoi poteri, cosa succederà con l’attuale amministratore delegato: lo scenario | OneFootball

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·16 Oktober 2025

Scanavino Juve ai titoli di coda? Comolli pronto a prendere i suoi poteri, cosa succederà con l’attuale amministratore delegato: lo scenario

Gambar artikel:Scanavino Juve ai titoli di coda? Comolli pronto a prendere i suoi poteri, cosa succederà con l’attuale amministratore delegato: lo scenario

Scanavino Juve, l’uomo della normalizzazione saluta: con la promozione di Comolli, il suo ciclo alla guida della società volge al termine

Un ciclo che si chiude, un’era che finisce. Maurizio Scanavino, l’uomo chiamato a guidare la Juventus nel suo momento più difficile, si avvia a lasciare il club dopo quasi tre anni. Come riportato da Tuttosport, con il nuovo riassetto societario che prenderà forma a partire dall’Assemblea degli Azionisti del 7 novembre, l’attuale Amministratore Delegato è pronto a passare il testimone.

Scanavino Juve: l’uomo della ricostruzione

Arrivato nel dicembre del 2022, nel pieno della bufera legata all’inchiesta Prisma, con un club decapitato delle sue figure storiche, Scanavino ha avuto il difficilissimo compito di riportare calma, stabilità e rigore. È stato l’uomo della normalizzazione, il manager che ha traghettato la società fuori dalle secche giudiziarie e ha avviato un percorso di risanamento economico che sta iniziando a dare i suoi frutti, come dimostra l’ultimo bilancio in netto miglioramento.


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Un lavoro silenzioso ma fondamentale, che la proprietà ha apprezzato enormemente. Ora, però, con il club pronto a iniziare una nuova fase di espansione sportiva, i tempi sono maturi per un cambio al vertice. A prendere il suo posto come Amministratore Delegato sarà Damien Comolli, attuale Direttore Generale, che assumerà pieni poteri sull’area sportiva.

Per Scanavino si aprono ora due scenari. Il primo è quello di un nuovo, prestigioso incarico all’interno della galassia Exor, un riconoscimento per l’eccellente lavoro svolto. Il secondo lo vedrebbe rimanere nel club ma con un ruolo diverso, magari con deleghe specifiche sull’area finanziaria.

Ma la sensazione è che il suo ciclo in bianconero sia arrivato al capolinea. Si chiude così, dopo quasi tre anni, il mandato dell’uomo che ha guidato la Juve in uno dei periodi più complessi della sua storia, lasciando in eredità un club più solido, sano e pronto a ripartire per un nuovo ciclo di successi. La Vecchia Signora saluta e ringrazia il suo normalizzatore.

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