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·31 Oktober 2025
Spalletti Juve, tre frasi che mi hanno colpito in conferenza stampa: l’indizio su squadra, ambizioni e giocatori – VIDEO di Marco Baridon

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L’era di Luciano Spalletti alla Juventus è ufficialmente iniziata. La conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico, tenutasi oggi alla Continassa dopo l’esonero di Igor Tudor, è stata un momento cruciale per capire la sua visione e le sue intenzioni per risollevare una squadra in crisi. Il direttore di Juventusnews24, Marco Baridon, nel suo consueto video editoriale “Upload”, ha analizzato a fondo le parole dell’ex CT, promuovendolo come la «scelta migliore possibile» e soffermandosi su tre messaggi fondamentali che hanno colpito la sua attenzione.
Il primo punto fondamentale, come sottolineato da Baridon, è l’approccio che Spalletti ha voluto dare fin dal primo minuto: un mix perfetto di rispetto per il passato e ambizione smisurata per il futuro. L’allenatore ha iniziato rendendo omaggio al lavoro di Igor Tudor, sottolineando l’importanza di riconoscere ciò che è stato fatto prima del suo arrivo, un gesto non scontato di grande professionalità.
Ma a questo rispetto si è subito affiancata la mentalità vincente: Spalletti ha parlato apertamente della volontà di riportare la Juventus ad alti livelli, non nascondendosi e menzionando persino la corsa Scudetto, sottolineando la sua convinzione nelle possibilità di rimonta della squadra. Un segnale forte, che alza immediatamente l’asticella dopo mesi di obiettivi minimi e proclami di ricostruzione.
Il secondo messaggio chiave, secondo l’analisi di Baridon, è la piena fiducia nel materiale a disposizione. Spalletti ha dichiarato apertamente di essere convinto del valore della rosa, ammettendo che senza questa convinzione non avrebbe mai accettato l’incarico. Questo è un segnale di fiducia fondamentale per un gruppo apparso fragile e psicologicamente provato. Il tecnico lavorerà per dare un’identità precisa, ma senza la rigidità che forse ha caratterizzato la gestione precedente. Ha mostrato grande apertura a cambiare modulo, passando dal 3-4-2-1 al 4-3-3 o al 4-2-3-1, chiedendo ai giocatori disponibilità ad adattarsi ai diversi sistemi di gioco. Un pragmatismo necessario per trovare l'”abito” migliore per questa squadra.
Infine, il terzo punto, forse il più “spallettiano”: basta slogan, servono fatti. Il tecnico ha posto l’enfasi sulla necessità di evitare proclami, preferendo il lavoro quotidiano sul campo. Per Spalletti, il successo si costruisce solo attraverso il collettivo, la fatica e la conoscenza profonda dell’ambiente.
Baridon ha sottolineato come il nuovo allenatore abbia parlato di singoli importanti – come Vlahovic e Koopmeiners – ma sempre inseriti in un contesto di squadra. La missione sarà valorizzare tutti lavorando sul collettivo, perché, come ha ribadito il tecnico, solo “remando nella stessa direzione” si possono costruire gruppi vincenti e ritrovare la vera identità di squadra.
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