Spalletti Juventus, spunta il retroscena: è successo questo nelle settimane precedenti alla chiamata con Comolli e Chiellini! La rivelazione | OneFootball

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·2 November 2025

Spalletti Juventus, spunta il retroscena: è successo questo nelle settimane precedenti alla chiamata con Comolli e Chiellini! La rivelazione

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Spalletti Juventus, la Gazzetta svela il piano del tecnico: aveva già studiato la squadra, il modulo a due punte non è un caso ma un progetto

Una mossa dettata dall’emergenza o la prima, vera impronta del nuovo tecnico? L’assetto (un 3-5-2/3-4-3) con cui Luciano Spalletti ha debuttato vincendo a Cremona ha fatto discutere, ma secondo un retroscena svelato da La Gazzetta dello Sport, non si è trattato affatto di una scelta casuale o di semplice continuità con il passato. Quella di schierare due punte era un’idea che il tecnico di Certaldo coltivava da tempo, ben prima di ricevere la chiamata ufficiale dalla Juventus.

Spalletti Juve: un modulo studiato a tavolino

Secondo la ricostruzione del quotidiano, nelle settimane precedenti alla chiamata decisiva arrivata da Damien ComolliGiorgio Chiellini (dopo il ko con la Lazio), Spalletti non era rimasto a guardare. Da allenatore meticoloso qual è, aveva già studiato la rosa bianconera, ipotizzando come l’avrebbe fatta giocare se fosse arrivata l’occasione.


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E l’idea che si era fatto era chiarissima: aveva già immaginato una sua eventuale Juve vestita proprio con i tre centrocampisti e i due attaccanti, lo stesso 3-5-2 visto ieri sera allo Zini (pur con le dovute emergenze, come Koopmeiners difensore).

Spalletti Juve: perché il 3-5-2 e non il 4-3-3?

Il motivo di questa scelta, apparentemente lontana dal suo classico 4-3-3 “napoletano”, risiede nella volontà di valorizzare al meglio il materiale a disposizione. Spalletti si è reso conto che la Juventus ha un’abbondanza di centravanti di livello (Vlahovic, David, Openda) difficilmente gestibile con un solo perno centrale, e al contempo dispone di esterni perfetti per un centrocampo a cinque (Kostic, Cambiaso).

Il 3-5-2 (o la sua variante 3-4-1-2 con Yildiz) è, nella sua testa, l’abito migliore per questa squadra: permette di dare solidità alla mediana (con tre uomini come Locatelli, McKennie, Koopmeiners o Thuram) e, soprattutto, di sfruttare la potenza di fuoco di due punte vere, supportate dalla spinta degli esterni.

Spalletti Juventus: una scelta che può continuare

La scelta della difesa a tre vista a Cremona, dunque, non è stata solo una soluzione “tampone” dettata dalle assenze di Kelly e Bremer, ma ha indicato quale percorso Spalletti vuole seguire. L’esperimento d’emergenza (con Koopmeiners braccetto) ha funzionato, e La Gazzetta dello Sport non esclude che questa impostazione tattica possa essere confermata anche martedì in Champions League contro lo Sporting Lisbona.

Spalletti è arrivato alla Continassa con le idee chiarissime, studiate “da casa” prima ancora di firmare il contratto. La sua Juve, almeno nel breve termine, ripartirà da qui: solidità a centrocampo e due punte per ritrovare i gol perduti.

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