Stramaccioni, le parole sull’operato di Spalletti in Nazionale: «Ecco cos’è mancato». Poi il commento sulla situazione dell’ex Chiesa | OneFootball

Stramaccioni, le parole sull’operato di Spalletti in Nazionale: «Ecco cos’è mancato». Poi il commento sulla situazione dell’ex Chiesa | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·13 November 2025

Stramaccioni, le parole sull’operato di Spalletti in Nazionale: «Ecco cos’è mancato». Poi il commento sulla situazione dell’ex Chiesa

Gambar artikel:Stramaccioni, le parole sull’operato di Spalletti in Nazionale: «Ecco cos’è mancato». Poi il commento sulla situazione dell’ex Chiesa

Stramaccioni, l’analisi sulla Nazionale: le parole su Spalletti e per il ruolo di Buffon. Gattuso aspetta il miglior Chiesa

L’ex allenatore Andrea Stramaccioni, ora commentatore tecnico per la Rai, ha analizzato per Tuttosport la situazione della Nazionale italiana guidata da Rino Gattuso. L’analisi ha toccato molti temi, con un focus particolare su diverse figure legate, o ex, al mondo Juventus, a partire dalla rincorsa di Federico Chiesa.

Stramaccioni si è soffermato a lungo sull’ex bianconero, ora al Liverpool. Ha rivelato che Chiesa è in contatto col CT Gattuso e sta lavorando forte per tornare ai suoi livelli. L’opinionista ha mostrato comprensione per il momento del giocatore: al Liverpool, il tecnico Slot lo ha utilizzato praticamente sempre subentrando. Nonostante questo, Chiesa è riuscito a collezionare buoni numeri. Stramaccioni resta convinto che, se l’esterno sale di condizione e rendimento, l’Italia avrà bisogno anche di lui in azzurro.


Video OneFootball


Il desiderio dell’ex tecnico è chiaro: vorrebbe ritrovare il miglior Chiesa, quello dell’Europeo vinto a Wembley. Secondo Stramaccioni, la Nazionale ha bisogno di quegli strappi e di quelle accelerazioni che spaccano le difese. Ha concluso che, in vista dei Mondiali, Chiesa e Mimmo Berardi vanno recuperati alla causa.

Stramaccioni non ha dubbi : l’elogio a Spalletti e la leadership dell’ex capitano Buffon

L’analisi di Andrea Stramaccioni ha poi toccato anche l’attuale tecnico della Juventus, Luciano Spalletti. Stramaccioni ha espresso grande stima per l’allenatore bianconero, ritenendolo uno dei migliori e più completi allenatori in attività. Ha aggiunto che le sue abilità sono innegabili e riconoscibili in tutte le squadre di club che ha allenato. Ha però sottolineato la differenza del lavoro da CT, specificando che in Nazionale alcune skills di gestione quotidiana del gruppo si vanno a ridurre molto.

Infine, Stramaccioni ha lodato la nuova struttura federale, esaltando in particolare il ruolo di Gigi Buffon. Ha definito l’ex capitano della Juventus perfetto per il ruolo di direttore sportivo alle spalle del ct, una figura di “trait-union” tra l’area tecnica e il potere politico. Secondo l’opinionista, Buffon lo sta facendo alla grande, con esperienza, umiltà ma anche grande leadership e carisma.

ANDREA STRAMACCIONI – «Un segnale di grande attenzione al campionato e allo stato di forma dei giocatori che stanno facendo bene: la convocazione di Caprile e il ritorno in azzurro di Ricci lo testimoniano. E in più il ritorno di Scamacca e il dialogo aperto con Chiesa dimostrano che le porte della Nazionale sono aperte. Gattuso sta facendo un grande lavoro sul gruppo, anzi sottolineerei che è l’aspetto che mi ha colpito di più, quello mentale e di coesione. La Nazionale si è dimostrata nelle ultime uscite molto affiatata e con segnali di compattezza del gruppo molto importanti. È ovvio che gli avversari non erano di prima fascia, ma si sono rivelati ideali per costruire una base relazionale fondamentale per Gattuso e il suo staff. Concordo pienamente e il ct lo sa molto bene: la Norvegia sarà il suo primo e ultimo avversario di livello prima dei playoff. Non è il massimo, ma la realtà è questa. È in contatto col ct, sta lavorando forte per tornare ai suoi livelli, lo capisco, ci sta. Slot fino ad oggi lo ha utilizzato praticamente sempre subentrando e nonostante questo ha 2 gol e 3 assist. Resto convinto che se Chiesa sale di condizione e rendimento avremo bisogno anche di lui in azzurro. Sì, perché in comune hanno sicuramente la predilezione per il piede sinistro e l’abilità nel lo “spingere palla” con qualità e personalità nella costruzione del gioco ma in fase di non possesso li trovo funzionali: Alessandro ama più i duelli e la marcatura, Riccardo legge molto bene gli spazi sia in anticipo sia in copertura. Sono entrambi veloci e forti nel gioco aereo. Mi piaccio no tantissimo sia singolarmente che come coppia centrale. La Nazionale è un mondo a parte, perché i giocatori non li alleni ma li gestisci, ne valuti le condizioni e l’alchimia con il compagno e il possibile confronto con l’avversario di turno. Guardi la Francia, sempre con base difensiva a 4 ha cambiato tantissimo dalla mediana in su, oppure l’Argentina che, partendo da una base difensiva a 4, sta cambiando quasi ogni partita: col Venezuela Almada e Mastantuono ali larghe e due punte centrali, con l’Ecuador tre centrocampisti McAllister, Paredes e De Paul con una punta sola Lautaro… o addirittura con un centrocampo a rombo contro il Brasile nel 4-1 di marzo al Monumental. Ritengo Spalletti uno dei migliori e più completi allenatori in attività. Le sue abilità sono innegabili e riconoscibili in tutte le squadre di club che ha allenato, sicuramente in Nazionale alcune skills di gestione quotidiana del gruppo si vanno a ridurre molto in relazione alla tipologia diversa di lavoro da effettuare. Lo staff di Gattuso mi piace molto: sono affamati, motivati e complementari fra loro, e conoscono meglio di chiunque altro cosa significhi indossare la maglia azzurra. Ma la figura che finalmente abbiamo è quella di un direttore sportivo attivo alle spalle del ct. Girando il mondo lo avevo spesso sottolineato, fra il ct e il potere politico deve esserci una figura competente e di carisma a fare da trait-union. E Buffon è perfetto per questo ruolo e lo sta facendo alla grande, con esperienza, umiltà ma anche grande leadership e carisma. Sono contento, è un grande passo avanti per il nostro movimento. Lo dissi dopo il suo gol al River Plate questa estate, per come difende la palla e piazza il corpo mi ricorda molto Luca Toni, e se mi chiedi se me lo aspettavo ti dico assolutamente si. La vera prova è stata la stagione allo Spezia, se dopo un percorso di settore giovanile di alto profilo impatti così al primo anno di calcio vero nel ruolo di centravanti significa che hai valori importanti. E non dimentico come sia nell’Inter “migliore” che gli potesse capitare per la sua crescita con Chivu allenatore e un altro giovane di talento come lui alle spalle della ThuLa. Vorrei ritrovare il miglior Chiesa, quello dell’Europeo vinto a Wembley. Abbiamo bisogno di quegli strappi, di quelle accelerazioni che spaccano le difese avversarie. E poi spingo per il ritorno di Mimmo Berardi: ma avete visto cosa sta facendo in campionato? In più ha caratteristiche diverse rispetto a Politano e Orsolini: in un’Italia che punta a utilizzare le ali, lui e Chiesa vanno recuperati alla causa per i Mondiali, solo dopo si penserà a rinnovare».

Lihat jejak penerbit