🤓 Südtirol, Kofler: “Studio da centrocampista, ma preferisco giocare in difesa. Castori ha idee, imparo tanto da lui” | OneFootball

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·31 Oktober 2025

🤓 Südtirol, Kofler: “Studio da centrocampista, ma preferisco giocare in difesa. Castori ha idee, imparo tanto da lui”

Gambar artikel:🤓 Südtirol, Kofler: “Studio da centrocampista, ma preferisco giocare in difesa. Castori ha idee, imparo tanto da lui”

Raphael Kofler, polivalente difensore del Südtirol, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com.


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“Vivo in questo paesino, ‘sto da Dio’. Non parliamo di città come Roma o Milano. Siamo in pochi, qui regna la tranquillità e mi trovo benissimo. Gioco a calcio, faccio ciò che amo… praticamente a casa. Cosa posso chiedere di più?” 

“Sono molto grato. Come sto? Bene, dai. Sia fisicamente che mentalmente. Stiamo facendo un buon campionato, la Serie B è difficile. Ogni settimana devi raccogliere punti se vuoi salvarti, perché sì: l’obiettivo è la permanenza nella categoria. Ciò che viene in più…

“Non molliamo un centimetro. Castori? Sono contento sia rimasto con noi. Posso imparare tanto da lui. Il mister ha molta esperienza e altrettante idee. L’anno scorso ci ha dato la giusta scossa e ci ha permesso di conquistare la salvezza”.

Gioco al Südtirol da quando ho 10 anni. Sono cresciuto sia calcisticamente che umanamente, questa è la filosofia del club. Sono molto contento di essere arrivato in prima squadra ma ora non voglio fermarmi”.

“Nico Paz? L’ho affrontato in Coppa Italia (il 16 agosto, ndr), nel primo turno della competizione quando abbiamo sfidato il Como. Impossibile da marcare. Si muove velocemente, non lo prendi mai. Nico è forte fisicamente e tecnicamente. Veloce, rapido nello stretto. È un giocatore completo”.

“Difendere o attaccare? A me cambia poco, io seguo quello che dice il mister e provo a fare del mio meglio. Sono stato provato anche a centrocampo, vero. Questo è un ruolo che sto studiando. Una mia qualità? Marcare l’avversario. Preferisco giocare in difesa, non importa se al centro, a destra o a sinistra”. 

“Mio papà. Lui è il mio idolo fuori dal campo. É una persona umile, che mi trasmette i valori giusti della vita. Idolo in campo? Cristiano Ronaldo per la sua mentalità da fuoriclasse”.

“Bisoli e Corradi? Ho un bel rapporto con entrambi. Li ringrazio per le rispettive opportunità che mi hanno concesso. Onestamente non pensavo di poter esordire con il Südtirol a 18 anni. La nazionale? Sono grato a Corradi. Mi ha fatto realizzare un sogno che coltivavo fin da bambino. È stato un onore”.

“In realtà non l’ho scelto io (ride, ndr). Tempo fa il Team Manager mi chiese quale numero volessi ma dissi ‘guarda, in realtà non ho preferenze’ e mi diede il 28. Poi da lì mi ci sono affezionato”.

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