Zerocinquantuno
·19 Januari 2025
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·19 Januari 2025
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Bologna-Monza 3-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.
PRO
La calma dei forti – Il prezzo da pagare per vedere il calcio proposto ieri dal Bologna è il rischio di prendere gol come quello segnato ieri dal Monza. Personalmente è un rischio che corro volentieri, perché ormai i rossoblù hanno raggiunto un tale livello per cui sanno come ribaltare partite del genere senza andare in affanno e anzi, facendosi apprezzare per pazienza e qualità espresse. La filosofia di Italiano è solida e la squadra validissima: mi ripeto, il BFC è una bellissima realtà e ieri è arrivata l’ennesima dimostrazione.
La rosa europea – Non sappiamo ancora se il Bologna strapperà un altro biglietto per l’Europa, ma di sicuro il valore dell’organico attuale è da prime posizioni: a mio parere, specie dalla mediana in su, siamo da quarto-quinto posto. L’attuale classifica, in attesa di recuperare il match casalingo contro il Milan, rispecchia il valore complessivo, e c’è sempre da ricordarsi che senza alcuni punti persi malamente sarebbe ancora più bella.
Le prestazioni da rimarcare – Odgaard e Orsolini sono stati i migliori in campo, mentre Dominguez ha fatto una gara normale (ed è giusto così, perché il percorso di crescita di un giovane talento passa anche da partite del genere) ma si è fatto comunque apprezzare per la gestione pulita della palla. Finalmente Dallinga è un giocatore su cui si può contare, e faccio i complimenti anche a Ravaglia perché è un’altra certezza di questa squadra: se un allenatore decide di alternare i portieri significa che il ‘dodicesimo’ trasmette assoluta fiducia.
CONTRO
La fragilità sugli esterni – In un calcio come quello di Italiano le corsie difensive soffrono fisiologicamente, ma mi sembra anche che i singoli facciano gran parte della differenza. Holm e Lykogiannis, al momento, trasmettono molta più affidabilità dei laterali visti ieri, con Posch che è in evidente affanno e Miranda che ha certamente un gran piede ma in difesa dà l’impressione di essere ancora un po’ svagato.
Pepè Anaclerio
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)