Cagliarinews24
·21 November 2025
Tajani è netto: «In Italia ci sono impianti obsoleti, quanta fatica per fare Euro 2032»

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Il dibattito sulla modernizzazione degli stadi italiani torna prepotentemente in auge, prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani. Durante la presentazione del progetto “Turismo delle radici” a Villa Madama, Roma, il Ministro ha sottolineato le “grosse difficoltà” che l’Italia sta affrontando in questo settore, un tema cruciale che da anni frena lo sviluppo e la competitività del calcio nazionale.
La carenza di strutture all’avanguardia, sicure ed efficienti, non solo incide sull’esperienza dei tifosi ma limita anche le potenzialità economiche dei club. Ecco le sue dichiarazioni riportate dall’Ansa:
«In Italia abbiamo purtroppo l’impiantistica obsoleta, nonostante gli sforzi che facciamo, stiamo faticando tantissimo anche per organizzare i giochi dei campionati europei di calcio del 2032 insieme alla Turchia. Tutta la nostra impiantistica sportiva è obsoleta, non sono soltanto i grandi stadi. È obsoleta anche l’impiantistica sportiva dei piccoli centri. Se vogliamo valorizzare le aree interne, dobbiamo anche mettere a disposizione impianti che sono costruiti. Così abbiamo fatto, così faremo».
Le parole di Tajani risuonano come un monito per la politica e le istituzioni: il gap infrastrutturale rispetto ad altri campionati europei, in primis la Bundesliga e la Premier League, è sempre più marcato. La lentezza burocratica e le complesse normative rappresentano il principale ostacolo per la costruzione di nuovi impianti o la riqualificazione di quelli esistenti.
La questione va oltre la singola squadra. L’Italia, candidata a ospitare grandi eventi sportivi internazionali, non può permettersi un parco stadi vetusto. L’ammodernamento è un investimento per il futuro del calcio e del Paese intero.
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