Calcionews24
·8 Agustus 2025
Torino, Cairo convinto: «Simeone lo seguivo da una vita. Elmas? Il mercato…»

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·8 Agustus 2025
Il Torino batte bandiera argentina. Tra una presentazione a note di Tango e qualche dozzina di tifosi presenti, quello di ieri è stato il Simeone‘s day. Il Cholito arrivato dal Napoli andrà a posizionare un nuovo tassello nello scacchiere di Marco Baroni, per quanto – sottolinea il patron dei granata Urbano Cairo intervenuto ieri ad Alessandria in occasione del Memorial Mamma e Papà Cairo – i colpi in entrata per il Toro non dovrebbero essere finiti qui. Il sogno dei tifosi ora ha un nome e cognome ben preciso: Eljif Elmas. Sentiamo cosa ha raccontato l’editore ai giornalisti presenti nel merito.
Presidente Cairo, contento dell’arrivo di Simeone al Torino?«Molto contento per Simeone, lo seguo da tanto tempo. Ne parlai con Preziosi ai tempi del Genoa, nel 2017, quando lo volevo prendere, ma poi Preziosi lo cedette alla Fiorentina. Ho sempre seguito Simeone, mi ricordo quando segnò 4 gol contro la Lazio con il Verona. Negli anni al Napoli, lo vedevo impiegato poco e ho sempre provato a prenderlo, ma non volevano darlo. Quest’anno finalmente è diventato disponibile, e ho parlato poco fa con De Laurentiis. Noi abbiamo questa tradizione di chiamarci quando ci scambiamo giocatori. Nel 2017 lo feci io dopo aver venduto Maksimovic, l’anno scorso mi ha chiamato lui per Buongiorno, mentre quest’anno l’ho chiamato io dopo Milinkovic e adesso dopo Simeone. L’unica volta che non ci siamo sentiti è stata quando abbiamo preso Verdi, che non è stato l’acquisto più costoso, ma purtroppo al Toro non ha reso come speravo nonostante il grande potenziale».
Presidente, Elmas è un capitolo chiuso? Oppure c’è ancora la volontà di andare a prenderlo?«Diciamo che noi ora abbiamo delle alternative sugli esterni e davanti che sono dei titolari dappertutto. Poi vediamo, il mercato riserva sempre delle sorprese. Noi ora abbiamo fatto un passo importante e siamo davvero al 95%. Il mister è molto contento, sono tutti molto motivati e contenti. Adesso, dobbiamo lavorare affinché questa squadra dia i risultati adeguati!».
Sta nascendo un attacco tutto nuovo…«Sì, è un attacco con sei giocatori di altissimo livello per quattro posti. Se giochiamo con il 4-2-3-1, ci sono le alternative di qualità: Ngonge, Aboukhlal, Vlasic, Ché Adams come sotto punta, e le punte Zapata e Simeone. Poi possiamo anche giocare con il 4-4-2 e avremmo comunque due riserve di grande qualità. Non è male, visto che in questo momento non abbiamo le coppe europee. Con sei giocatori di altissimo livello, ci sono delle belle alternative. Però dobbiamo far sì che questo attacco produca».
C’è un potenziale futuro presidente tra i suoi figli?«Fare il presidente è un mestiere difficile, non so se augurarlo a uno dei miei figli. Lo faccio volentieri, perché è una passione per me. Non mi do mai per vinto e cerco sempre di fare il meglio. Nonostante la stagione scorsa, quando sono stato contestato, ho cercato di fare meglio rispetto agli anni precedenti».
Ci racconta l’arrivo di Baroni?«Baroni lo abbiamo scelto insieme a Vagnati. Quando facevamo il casting per l’allenatore, c’erano anche altre opzioni, come Vanoli, ma dopo aver incontrato Baroni, mi piacque subito. L’abbiamo scelto perché ci piaceva molto, pur avendo altre idee».
Si può alzare ulteriormente l’asticella con questo mercato…«Siamo qui per fare meglio e migliorarci rispetto all’ultimo campionato. Non voglio fare voli pindarici, la scaramanzia ci porta a non dichiarare obiettivi troppo alti, ma naturalmente cerchiamo sempre di fare meglio. Vediamo cosa dirà il campo».
Sulla Primavera del Torino?«Ludergnani è molto bravo, lo supporto e gli do risorse non piccole per fare bene. Stiamo investendo molto sul settore giovanile, vogliamo continuare a farlo, perché è fondamentale per il nostro futuro. L’anno scorso è stato molto soddisfacente vedere sei giovani esordire in prima squadra, come Dembelé, Perciun, Cacciamani, Gabellini, Ciammaglichella e Njie, più Gineitis che è ormai un veterano. Quest’anno vogliamo fare meglio in Primavera e abbiamo il vantaggio di avere tutti insieme al Robaldo da agosto, il che è una grande cosa».