Tre punti d’oro che tengono il Bologna in corsa per l’Europa. Ndoye protagonista assoluto, blackout da eliminare ma rischiare alla fine paga | OneFootball

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·15 Februari 2025

Tre punti d’oro che tengono il Bologna in corsa per l’Europa. Ndoye protagonista assoluto, blackout da eliminare ma rischiare alla fine paga

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Bologna-Torino 3-2: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.


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PRO

Una differenza da tre punti – Di fatto il Bologna si è ripreso i punti persi col Verona a dicembre. Le due partite si sono anche assomigliate, ma quella di ieri contro il Torino è terminata con l’autogol a favore di Biraghi anziché con quello a sfavore di Castro (che stavolta l’ha propiziato). La differenza? Una vittoria pesantissima che conferma i rossoblù tra le prime otto d’Italia, in piena corsa per un piazzamento europeo.

Ndoye MVP – Ndoye naturalmente è stato il migliore in campo, e non solo per la doppietta con tanto di rigore perfetto: nel secondo tempo Italiano, viste le condizioni precarie del terreno sulla fascia destra, gli ha chiesto di giocare quasi da seconda punta dietro a Castro, e Dan ha fatto impazzire la difesa del Torino, che sui lanci lunghi non riusciva mai a prenderlo.

Un rientro e un riscatto – I rientri dagli infortuni rendono la rosa felsinea ancor più profonda, e anche chi finora ha avuto meno minuti sta pian piano entrando in condizione. Dopo El Azzouzi, ieri sera si è rivisto in campo Aebischer, che sono sicuro darà una grossa mano da qui alla fine della stagione. Inoltre Italiano è arrivato a potersi concedere il lusso di far sedere Lucumí e inserire Casale: l’ex laziale sta cominciando a dare buone garanzie, e questa per il BFC è un’altra ottima notizia.

Il rinnovo di Sartori – Ne approfitto per fare una postilla sul rinnovo del d.t. Sartori. Sono contento sia rimasto, la società vuole proseguire al meglio il suo percorso di crescita e consolidamento e lo dimostra anche tramite scelte come questa, ma personalmente a me interessa più di ogni altra cosa che resti il presidente Saputo. È lui ad attrarre professionisti di grande caratura, ne è la dimostrazione il fatto che negli ultimi dieci anni il Bologna ha avuto validissimi responsabili dell’area tecnica anche prima di Sartori. Aggiungo che il clima di sospetto che si genera prima di ogni rinnovo, oltre ad essere ingiustificato, è anche un po’ miope: non appena si teme che un professionista possa allontanarsi da Bologna, si punta subito il dito contro la società e la si accusa di scarsa ambizione. Non si considera mai che possa essere il singolo, giocatore o dirigente che sia, a scegliere di non restare sotto le Due Torri, magari perché attratto da un’altra avventura. Per fortuna non è il caso di Sartori, ma penso sia una questione da tenere sempre in considerazione nel futuro.

CONTRO

Le amnesie che potevano costar care – Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo ci sono stati dei blackout difensivi causati certamente da errori individuali, ma ricollegabili anche allo stile di gioco di Italiano, che come ho scritto parecchie volte comporta un prezzo da pagare. Gli errori vanno limati, mentre la filosofia è chiara e rimarrà tale. Ma ripeto: io sono ben felice di correre questi rischi, perché molto spesso i risultati danno poi ragione al mister.

Pepè Anaclerio

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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