Inter News 24
·8 Januari 2025
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·8 Januari 2025
La sconfitta in Supercoppa contro il Milan, il momento di Asllani ed il futuro di Davide Frattesi: questi e tanti altri temi sono stati trattati da Tommaso Turci, giornalista e bordocampista di Dazn, intervistato in esclusiva dai nostri microfoni, quelli di InterNews24.
Sconfitta pesante per l’Inter in Supercoppa. Cosa non ha funzionato? Lo definisce un duro colpo o uno stimolo in più per rialzarsi?«Io credo che, come spesso è accaduto in passato, quando l’Inter ha perso delle partite, anche se sono soltanto due nel 2024, in quei frangenti, ha smesso di essere squadra, non giocando come sa giocare, forse anche sentendosi superiore all’avversario dopo aver segnato dei gol. Penso che la finale non sia stata giocata male per la prima ora. Poi ho avuto la sensazione che non ci fosse più la stessa fame di vincere vista nell’Inter nel corso del 2024. Stiamo parlando di una partita singola, non di un frangente lungo di stagione. Può essere un insegnamento, perché non credo possa avere delle ripercussioni mentali su una squadra con tanti giocatori forti, che ha dimostrato di sapersi sempre rialzare, però può insegnare a non mollare nemmeno un cm anche quando le partite le hai paradossalmente messe in tasca. Può capitare di trovare un Milan che gioca di squadra, di gruppo e anche con gli episodi, riesce a pareggiare e vincere una partita. Io credo che l’Inter riuscirà a riprendersi bene e cancellare questa sconfitta, mettendola da parte.»
Gara che tra i protagonisti, in negativo, ha visto anche Kristjan Asllani, nel mirino della critica per una prestazione non di livello e tanti errori risultati poi decisivi. Può continuare ad essere considerato un vice Calhanoglu?«Partiamo dal fatto che l’Inter ha 2/3 giocatori imprescindibili, ovvero quelli che in questa stagione fanno girare la squadra in maniera diversa: un nome su tutti è sicuramente Hakan Calhanoglu. Quando non è disponibile, le sue qualità e le sue capacità vengono a meno e la mancanza si fa sentire, anche perché sostituire un giocatore come lui è realmente difficile. Se andiamo ad analizzare bene la gara, per Asllani non è stata una serata positiva, anche nei singoli episodi. Pensare che, giocando cosi poco, possa essere al livello di Calhanoglu, è un’idea difficile. Credo che a questo ragazzo sia mancato lo step intermedio. Poi il calcio è bello perché ti puoi sempre rimettere in discussione e basta poco per smentire le critiche, ma adesso Asllani si trova al centro del ciclone mediatico e credo che questa partita abbia misurato la temperatura del giocatore. Io penso che le qualità ci siano, a me è sempre piaciuto, ma non è mai riuscito a giocare con continuità. Non credo che abbia tante altre possibilità di mostrare il suo valore, ma vedremo se riuscirà a dimostrare, nei prossimi mesi, di essere un giocatore da Inter»
Capitolo Frattesi. Il giocatore chiede spazio e l’Inter ha fissato il prezzo. Scelta giusta per lui lasciare Milano?«Considerando quanto poco spazio ha trovato, anche dopo grandi prestazioni, posso capire l’esigenza di un ragazzo di 25 anni che ha voglia di mettersi in gioco e vuole trovare continuità. Quando approdi all’Inter sai di dover giocare per una delle 4/5 squadre migliori del mondo e pensare di fare il titolare, dovrebbe far di te uno dei migliori centrocampisti del mondo. Frattesi è un giocatore che di anno in anno ha sempre alzato il livello, però se vediamo i titolari dell’Inter, stiamo parlando di campionissimi. La sua voglia di giocare è lecita e comprensibile, ma è anche comprensibile che davanti abbia dei giocatori più strutturati sotto tutti i punti di vista. Per far schierare lui dovresti togliere uno tra Mkhitaryan, uno dei centrocampisti più sottovalutati del nostro campionato, giocatore che è stato titolare in qualsiasi squadra d’Europa, ma soprattutto Barella. Quindi come fai? Io mi metto anche nei panni di mister Inzaghi, poi è vero che gli impegni son tanti, ma fino a quando i due titolari hanno rendimenti del genere, per lui è difficile trovare spazio. Capisco la sua volontà, anche se il prezzo fissato dall’Inter è un po’ alto e le trattative nel mercato invernale son sempre difficili da portare a termine. Vedremo.»
Da inviato bordocampista, avrà visto parecchie volte l’Inter quest’anno. Che impressione le ha fatto? Secondo lei è ancora la squadra della seconda stella?«L’Inter per me è in costante crescita. Tutti i momenti di flessione che ha avuto nel percorso degli ultimi anni, sono stati momenti messi da parte per acquisire esperienza, mentalità, fame e per migliorare nella qualità della partita. Quest’anno rivedo comunque la stessa Inter della stagione passata, una squadra continua, autentica, ad immagine e somiglianza di Inzaghi, quella che poi è riuscita a vincere la seconda stella. Poi ci son stati dei momenti in cui andava tirata fuori la sana ambizione, quella voglia di mettere al centro il risultato per ritrovare le priorità. La continuità forse è stata una dei limiti dei nerazzurri, il non essere alcune volte pungente e cattivo come sempre. Penso che l’Inter, quando gioca come sa giocare, sia la squadra più forte in Serie A per distacco, anche se credo che quest’anno l’obiettivo sia arrivare in fondo in Champions League. Ho la sensazione che nello spogliatoio vogliano vincere tutto e le qualità per farlo ci sono. »
Serie A, tra le squadre in lotta, la sua favorita per lo Scudetto?«Da bordocampo squadre forti e convincenti come l’Inter non ne vedo. Vedo squadre estremamente belle e organizzate in tutti i reparti come l’Atalanta, ma è difficile pensare che la squadra di Inzaghi non vinca il campionato. Poi i risvolti psicologici dopo la Supercoppa possono esserci, ma se l’Inter si concentra partita dopo partita avrà più continuità di tutti gli altri. Il Napoli, per quanto sia una squadra diversa, con una fame diversa dall’anno scorso, mi sembra inferiore, mentre le altre son già staccate. Per me l’Inter resta la grande favorita e penso che lo sia con leggero margine. Poi si parla dell’Atalanta, molto bella da vedere, ma bisogna essere onesti sulla profondità di rosa »
2025 iniziato per la Nazionale di Luciano Spalletti, che si prepara ai prossimi impegni in Nations League e qualificazioni ai mondiali del 2026. Che percorso si aspetta dagli Azzurri«Mi aspetto di vedere la capacità di Spalletti nel fare gruppo, di cercare di costruire una squadra che abbia veramente la sana ambizione di arrivare al Mondiale. Passa tanto anche dalla Nations League, perché dobbiamo cercare di battere la Germania per arrivare ad un percorso di qualificazione più semplice. Sono dell’idea che un ct come Spalletti sia intelligente e riuscirà a capire quali sono stati gli errori dell’Europeo e riuscirà a trasmettere la sua voglia di volere andare a giocarsi il Mondiale. Vivo personalmente con molta ansia la Nazionale e pensare che tra un anno non si possa essere li a giocarsi la Coppa del Mondo, mi fa venire male. Dobbiamo assolutamente evitare dei playoff, per noi sarebbero difficili da gestire a livello emotivo e psicologico»
Si ringrazia Tommaso Turci per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.