Calcionews24
·30 November 2024
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Roma è sempre una tappa molto difficile per l’Atalanta: lo è oggi con una Dea in piena lotta Scudetto, figuriamoci in un contesto di salvezza, all’ultima giornata dove serve vincere per avere una speranza.
Stagione 2002/2003, una delle più paradossali della storia atalantina: si sentono le ripercussioni economiche del mercato illusorio (e costoso) dell’anno prima, la squadra è nel pieno di una pareggite cronica con oltre 11 risultati utili consecutivi che servono a poco, Vavassori viene esonerato a sorpresa dopo le divergenze con Ruggeri (oltre che per i risultati) e un’Atalanta protagonista di un testa a testa con la Reggina, arrivando all’ultima giornata a Roma con l’obbligo di vincere.
I giallorossi partono molto bene con una Dea bloccata psicologicamente fino al 27′, quando su una conclusione di Damiano Zenoni c’è la deviazione di capitan Doni (in estate vicino alla Juve) che batte l’ex Ivan Pelizzoli nella maniera più rocambolesca possibile. Risultato che rimane però invariato visto che poco dopo arriva il pareggio di Daniele De Rossi: nel mezzo le parate dello stesso Ivan e di Taibi contro Tommasi e Vugrinec.
Nella ripresa l’Atalanta ritrova coraggio con Rossini impegna Pelizzoli, ma è Carmine Gautieri sul filo del fuorigioco con un destro defilato a mettere la freccia all’Olimpico. Minimi attacchi della Roma, ma non basta: finisce 2-1 per l’Atalanta che però non basta visto il successo della Reggina a Bologna, portando i nerazzurri allo spareggio che poi persero a Bergamo.