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Matteo Rimoldi·15 Juli 2025
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Matteo Rimoldi·15 Juli 2025
Il nuovo formato della Champions League 2024-25 ha effettivamente rivoluzionato il calendario calcistico europeo, aumentando sensibilmente il numero di partite: da 125 a 189. Più minuti, più soldi guadagnati.
Ma se da un lato le casse dei club più vincenti sorridono, dall’altro i giocatori hanno fatto i conti con problemi fisici che hanno condizionato la stagione infinita che si sta per concludere.
Chi invece ha potuto contare su una condizione fisica formidabile ha battuto record di presenze straordinari. Ma occhio a tirare troppo la corda. Perché i calciatori non sono macchine e il recente passato Ci ha già mostrato gli effetti di stagione così devastanti sul fisico degli atleti.
Un esempio lampante è Federico Valverde, il “maratoneta” del Real Madrid, che ha totalizzato ben 6.674 minuti giocati tra club e nazionale (includendo anche i minuti di recupero), pari a 74 partite da 90 minuti in meno di 11 mesi. Un dato che perfettamente la tendenza del Real Madrid, prima squadra per partite giocate nella stagione 2024/25 (68 totali).
La cifra è impressionante e lo pone in cima alla classifica dei più utilizzati a livello globale, davanti a Bruno Fernandes, instancabile leader del Manchester United. Il portoghese è ormai una presenza costante in queste classifiche stagionali.
Già nella stagione 2020/21 si era distinto, superato solo da un giovanissimo Pedri, che quell’anno collezionò 73 partite e 5.273 minuti in otto competizioni. Tuttavia, proprio il centrocampista del Barcellona rappresenta un monito: l’anno successivo fu costretto a saltare 39 partite per infortuni muscolari, in particolare alla coscia. Un segnale chiaro dei pericoli di un sovraccarico prolungato, soprattutto in età precoce.
Nel caso di Valverde, la preoccupazione è più che legittima. Giocatori come lui, che uniscono intensità, polivalenza e una resistenza fuori dal comune, diventano indispensabili per i loro allenatori, ma rischiano di pagare un prezzo salato nel medio-lungo termine.
FIFPRO, il sindacato globale dei calciatori, ha più volte lanciato l’allarme sul calendario sovraffollato, proponendo misure come pause obbligatorie, rotazioni più strutturate e limiti annuali di minutaggio per ridurre il rischio di infortuni gravi e carriere accorciate.
📸 Dan Mullan - 2025 Getty Images