Juventusnews24
·14 September 2025
Van der Sar confessa: «Mi voleva il Liverpool ma il cuore mi ha spinto alla Juventus. Non mi sono pentito, c’era una cosa che mi intrigava…»

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·14 September 2025
Un gigante tra i pali, un signore fuori dal campo. Edwin van der Sar, uno dei portieri più forti della storia del calcio, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, svelando i retroscena del suo approdo alla Juventus e i ricordi di un’avventura agrodolce, ma che non rinnega.
La rivelazione più affascinante è quella sulla sua scelta. «Avevo due possibilità: Liverpool o Juventus. Ho parlato con entrambi, poi il cuore mi ha spinto in Italia». A convincerlo, il prestigio della Serie A, il blasone della Signora e un’eredità pesante da raccogliere. «Ero intrigato dall’idea di giocare nella squadra in cui era stato protagonista un portiere leggendario come Zoff». A questo si aggiungeva la voglia di “vendetta” sportiva, dopo la finale di Champions persa nel ’96 proprio contro i bianconeri.
L’esperienza a Torino, però, non fu semplice. «Non ho giocato il mio calcio migliore, ma non sono pentito», ha ammesso con grande onestà. «Quando un portiere non para, fa parte del gioco ricevere critiche».
Ma a rimanere impressi sono soprattutto i ricordi di un gruppo straordinario. «L’estate che sono arrivato i compagni mi portavano tutti a cena: Ferrara, Iuliano, Zidane, Inzaghi, Zambrotta, Davids… A fine serata tiravo fuori la carta di credito, però non riuscivo mai a pagare». Un aneddoto che la dice lunga sullo “Stile Juve” e sulla grandezza di quegli uomini.
Le parole di Van der Sar sono un tuffo nel passato, il ritratto di una Vecchia Signora fatta di campioni immensi, in campo e fuori. Un’epoca d’oro che, anche attraverso i suoi ricordi, continua a vivere nel cuore dei tifosi.