Juventusnews24
·23 September 2025
Verona Juve, Rocchi rivela: «Braccio Joao Mario? Non era rigore, decisione errata. Orban era da cartellino rosso, al VAR liquidano troppo velocemente il fatto. Tudor aveva ragione»

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·23 September 2025
Un “mea culpa” che non lascia spazio a interpretazioni, un errore che pesa come un macigno sulla classifica. Il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi, è intervenuto a Open VAR e ha ammesso senza mezzi termini: il calcio di rigore concesso al Verona contro la Juventus era un errore. Una presa di posizione netta, che dà ragione alle furiose proteste bianconere.
L’episodio incriminato è il tocco di braccio di Joao Mario, che ha portato al pareggio del Verona e ha fermato la corsa della Signora. L’analisi di Rocchi è stata impietosa. «La decisione non è corretta, non è calcio di rigore», ha dichiarato. «C’è un discorso di contatto, braccio e non spalla, per noi questa decisione è errata».
Una bocciatura totale dell’operato dell’arbitro Rapuano e, soprattutto, del VAR Aureliano, che ha richiamato il direttore di gara al monitor per un contatto giudicato non punibile.
Sulla mancata espulsione di Orban ha dichiarato: «Il provvedimento corretto era cartellino rosso, il giocatore guarda l’avversario, era una decisione da prendere in campo e dopo eventualmente al monitor. I ragazzi al monitor liquidano troppo velocemente il fatto, la decisione giusta era da cartellino rosso. Tudor ha giustamente protestato e aveva anche ragione».
L’ammissione di Rocchi, se da un lato è un esercizio di trasparenza, dall’altro non fa che aumentare l’amaro in bocca in casa Juve. Quegli errori arbitrali sono costati due punti pesantissimi, che hanno fatto perdere alla squadra di Igor Tudor la vetta solitaria della classifica, ora occupata dal Napoli.
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