Vitale: «Pisacane è un tecnico giovane e la rosa rispecchia il posto in classifica. Su Caprile e Palestra…» – ESCLUSIVA | OneFootball

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·18 Desember 2025

Vitale: «Pisacane è un tecnico giovane e la rosa rispecchia il posto in classifica. Su Caprile e Palestra…» – ESCLUSIVA

Gambar artikel:Vitale: «Pisacane è un tecnico giovane e la rosa rispecchia il posto in classifica. Su Caprile e Palestra…» – ESCLUSIVA

Il giornalista Francesco Vitale ha analizzato in esclusiva il momento attuale del Cagliari e trattato altre tematiche inerenti il mondo rossoblù. Le sue parole

Si avvicina la sedicesima giornata di Serie A che vedrà il Cagliari impegnato all’Unipol Domus contro il Pisa. Il match è in programma per domenica 21 dicembre dalle ore 12:30 e si preannuncia fondamentale per le due formazioni in ottica salvezza.

In vista del match, la nostra redazione di CagliariNews24 ha raggiunto telefonicamente il giornalista Francesco Vitale per fare il punto della situazione in casa rossoblù. Tra le tematiche affrontate anche il buon momento di elementi importanti come Elia Caprile, Marco Palestra e Sebastiano Esposito, e tanto altro ancora. Le sue parole:


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LE DICHIARAZIONI DI FRANCESCO VITALE

Nell’ultima gara di campionato il Cagliari ha perso contro l’Atalanta per 2-1, ma la prestazione dei rossoblù è stata positiva. Ciò indica che la formazione di Pisacane comincia a crescere in termini di rendimento e di carattere. Si comincia a vedere l’impronta del tecnico campano?

«Pisacane è un tecnico giovane, ed oltretutto a parer mio ad oggi non poteva fare di più, perché il quindicesimo posto rispecchia il valore della rosa del Cagliari. Di contro, aveva un’Atalanta mentalmente rivitalizzata, gli orobici dopo aver battuto il Chelsea in Champions erano inevitabilmente un avversario abbastanza scomodo. Ora che hanno ritrovato Scamacca potrebbero anche recuperare punti importanti in classifica».

Tra i giocatori più propositivi e che godono di un ottimo momento di forma figura Sebastiano Esposito, a segno nelle ultime partite e anche in versione assist-man. Quanto può essere importante e quanto può migliorare ulteriormente?

«Sono molto contento per lui, ed infatti ero abbastanza stupito che non avesse trovato la via della rete nelle prime otto giornate, però ora si è sbloccato e da lui arriveranno presumibilmente goal importanti anche in chiave salvezza. Può migliorare lo score dello scorso anno ad Empoli, trovando magari la doppia cifra, e pure da quelli dipenderà il suo eventuale step di crescita. Io lo vedo un attaccante potenzialmente da squadra media ad oggi, ma è vero altresì che da lui ci si aspettava molto di più, perché da giovanissimo all’Inter aveva avuto referenze da predestinato. Inoltre, non vorrei che sia destinato a vivere all’ombra del fratello Pio, giocatore che per me invece può diventare in pianta stabile il centravanti che tanto serve alla Nazionale».

Capitolo mercato, Caprile e Palestra sono tra i giocatori della rosa sarda più attenzionati dalle big. Sono pronti per un eventuale salto di qualità e cosa ti sorprende di questi giocatori?

«Caprile a me piace moltissimo come portiere, potrebbe già giocare in piazze più importanti, ma chiaramente tutte le big hanno già portieri molto forti. Solo la Juve non mi convince con Di Gregorio ma ad oggi Caprile non lo vedo per quel livello lì. Anche Palestra mi piace, è un buonissimo terzino, ed ha dalla sua anche il fatto di essere molto forte a livello fisico. Il salto per lui arriverà, magari già tornando all’Atalanta, senza dimenticare che il suo nome era già stato accostato alla Roma in sede di calciomercato».

Un giocatore si sta rivelando un’autentica rivelazione è Gennaro Borrelli, che assieme ad Esposito ha preso in mano le chiavi dell’attacco, complice anche l’infortunio di Belotti. Come giudichi il suo impatto Serie A e quanto potrebbe sorprendere in questa stagione?

«Buono e sorprendente, soprattutto da parte di Borrelli, perché in B non ha mai raggiunto la doppia cifra, invece a Cagliari ha fatto tre gol decisivi, su cui spicca la doppietta al Genoa. Di Belotti umanamente e calcisticamente mi dispiace, era partito bene, poteva essere il suo anno, riscattandosi dopo le deludenti annate a Roma, Firenze e Lisbona».

Domenica il Cagliari è atteso dall’impegno casalingo con un Pisa in crisi di risultato. Qual è il tuo pronostico sul match della 16a giornata di Serie A?

«Il Pisa viene da tre sconfitte di fila, ma occhio a sottovalutarlo, perché con Inter, Parma e Lecce è stato in partita. Come pronostico ti dico 1-1, ma il Cagliari giocando in casa potrebbe anche vincerla».

Passiamo alla lotta scudetto che si fa sempre più interessante e in cui vince al momento l’equilibrio. Secondo te qual è la squadra più attrezzata per vincere?

«Per la squadra dovrei dire Inter, per come Conte riesce a polarizzare i campionati a girone unico dovrei dire Napoli, ma dico Milan per vari motivi. Ha praticamente vinto tutti gli scontri diretti, ha perso solo la prima all’esordio con la Cremonese, segna anche senza attaccanti, ed infine il fattore più determinante è che non gioca le coppe europee quest’anno.Oltre a tutto questo credo che a gennaio una puntata la compreranno. Niclas Füllkrug, deludente al West Ham – dove c’è la maledizione dei numeri 9 – a Milanello può essere una validissima pedina aggiuntiva».

L’Italia è attesa dal delicato playoff contro l’Irlanda del Nord a fine marzo. Quali sono le tue impressioni? L’Italia riuscirà a qualificarsi ai prossimi Mondiali?

«Con l’Irlanda del Nord, per me non avrà particolari problemi, sono lontani i tempi dei George Best o dei Norman Whiteside. Il rischio potrebbe esserci dopo, giocando un’eventuale finale in trasferta con Bosnia o Galles. Chiaramente l’Italia è nettamente più forte, ma se dovesse giocare ad esempio a Cardiff, contro un pubblico di oltre 70.000 persone, potrebbe trovare difficoltà a livello ambientale nella gara unica. Questo con i giocatori psicologicamente con il peso della storia addosso, con la paura di non andare al Mondiale per la terza volta di fila.È allucinante comunque che non ci sia un match di andata e uno di ritorno con una posta in palio così importante».

Si ringrazia Francesco Vitale per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista

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