Pagine Romaniste
·6 Agustus 2025
Wesley: “Grazie Gasp, nel mio destino c’era la Roma”

In partnership with
Yahoo sportsPagine Romaniste
·6 Agustus 2025
Il Messaggero (A. Angeloni) – Le parole di Wesley dal ritiro inglese.
Come sta andando?
“Bene, grazie. Cerco di adattarmi il prima possibile. In questi primi giorni è complicato ma sono felice”.
Chi le ha regalato il primo pallone?
“La creava mio padre perché non avevamo i soldi per comprarne una. Con quella trascorrevo tutto il tempo”.
La vostra è stata una vita difficile?
“Non paragonabile a quella di altri brasiliani, nati in altri posti. Non ci è mai mancato cibo e sono cresciuto con il sorriso”.
Quindi ha ragione Gasperini: i calciatori devono sorridere come i brasiliani.
“Sì, come Neymar, Rodrygo. I miei allenatori mi hanno sempre chiesto di andare in campo con allegria”.
La Roma ha avuto una lunga tradizione di calciatori brasiliani. Oggi qui è l’unico in mezzo a tanti argentini: è un problema?
“Mi hanno accolto benissimo e fatto sentire parte di questo gruppo. E a volte mi dimentico di essere l’unico brasiliano”.
Gasperini è stato decisivo nella trattativa tra Roma e Flamengo?
“Con lui parlai già lo scorso anno quando sfiorai l’Atalanta. Evidentemente era scritto che dovessi venire a Roma. Gasperini mi ha chiamato, mi ha detto che ero un pezzo importante per lui. Nessun altro club ha fatto questo per me e nessun allenatore mi ha motivato come lui”.
Che cosa le sta chiedendo l’allenatore?
“Conosceva le mie qualità, i miei difetti. Magari che in difesa devo essere più solido”.
Di solito Gasp utilizza terzini più strutturati fisicamente.
“Io sono un instancabile. Cerco sempre lo spunto, il cross, il tiro, un appoggio per i compagni, rubare un pallone”.
Come mai vuole proprio l’Europa League?
“Quando indossi questa maglia pensi di poter vincere qualcosa, questi colori non si indossano tanto per…E Gasperini non lo accetterebbe”.
I Friedkin hanno investito molto su di lei, è tra i terzini più pagati della storia della Roma.
“Motivo di orgoglio e una grande responsabilità”.