Calcionews24
·14 Juni 2025
Wydad, guida completa alla squadra: storia, giocatore chiave, giovane talento e allenatore

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·14 Juni 2025
Il Wydad è inserito nel girone G del Mondiale per Club insieme ad Manchester City, Juventus e Al-Ain.
Fondato nel 1937 a Casablanca, il Wydad Athletic Club – o WAC – è una delle istituzioni sportive più gloriose del Marocco. Nato in pieno Protettorato francese, fu un simbolo di orgoglio nazionale e resistenza culturale, essendo uno dei primi club interamente gestito da marocchini. Il nome “Wydad”, che significa amore in arabo, fu ispirato da un film egiziano.
Nel corso dei decenni, il WAC è diventato la squadra più titolata del Marocco e una potenza continentale, vincendo 3 CAF Champions League (1992, 2017, 2022). La sua storia è ricca di episodi epici, come la controversa finale del 2019contro l’Espérance, segnata da problemi con il VAR. I suoi colori sociali sono il rosso e il bianco, e il suo stemma è un’iconica rappresentazione calligrafica del nome del club.
La tifoseria, nota come Winners 2005, è una delle più ferventi e spettacolari d’Africa, trasformando lo stadio Mohammed V in una bolgia con coreografie imponenti. Il derby di Casablanca contro il Raja è una delle rivalità più intense del mondo arabo. Il Wydad non è solo una squadra, ma una bandiera di dignità e appartenenza per un intero popolo.
Il giocatore da tenere d’occhio nel Wydad è senza dubbio Mohamed Rayhi, attaccante esterno olandese che ha avuto un impatto immediato. Nei primi due mesi del 2025, ha messo a segno una rete ogni 76 minuti, numeri che raccontano il suo peso nell’attacco. Cresciuto nel vivaio del PSV Eindhoven, si distingue per dribbling secco, intelligenza tattica e capacità di inserirsi con tempismo letale. Nonostante sia al suo debutto nelle competizioni africane per club, si è adattato con sorprendente naturalezza. La sua ambizione è chiara: trascinare il WAC anche sul palcoscenico internazionale.
Nonostante abbia 24 anni, Moubarik è ancora considerato un giovane con grande potenziale. Rientrato da un prestito all’Al Ain, si sta affermando come un mediano dinamico e promettente. Le sue qualità principali sono la capacità di garantire sia energia che equilibrio al centrocampo. È un giocatore che sa recuperare palloni, ma anche impostarel’azione con intelligenza. La sua presenza è cruciale per la fase di transizione e sarà un elemento da tenere d’occhio per capire il suo definitivo impatto a livello internazionale.
Per guidare la squadra nell’importante appuntamento mondiale, il Wydad ha scelto un uomo che conosce a fondo il calcio marocchino: Amine Benhachem. Nominato a fine maggio 2025, Benhachem è un tecnico esperto del campionato locale, la Botola Pro, avendo allenato diverse squadre come FUS Rabat e Chabab Mohammédia. La sua nomina rappresenta una scelta basata sulla conoscenza dell’ambiente e sulla capacità di gestire la pressione della piazza di Casablanca. Non è un allenatore dal grande nome internazionale, ma un tattico flessibile e un buon gestore del gruppo, in grado di adattare la squadra all’avversario. Il suo compito sarà quello di compattare il gruppo e prepararlo a una sfida tatticamente complessa, cercando di sfruttare l’orgoglio e la grinta del DNA Wydad per sopperire al gap tecnico con le corazzate europee.
Il momento più alto nella storia del Wydad è la vittoria della CAF Champions League nel 2017, dopo un’attesa di 22 anni. Guidati da giocatori chiave come Walid El Karti e Ayoub El Kaabi, i “Reds” sconfissero in finale l’Al Ahly, il colosso egiziano, in una serie avvincente che consacrò il club come una delle potenze del calcio africano e consolidò il suo legame passionale con una delle tifoserie più calde del continente.
Gli ottavi di finale sono un obiettivo sostenibile per il club marocchino? Il gap con Manchester City e Juve è troppo ampio, anche se le due europee non arrivano dalla loro migliore stagione. Riuscire a strappare un punto a una delle due grandi d’Europa sarebbe già un’impresa storica e un obiettivo realistico per una squadra orgogliosa e ben organizzata come il Wydad.