Juventusnews24
·12 Oktober 2025
Zhegrova Juve: il cambio di modulo finirebbe per complicare i piani dell’esterno kosovaro? La possibile scelta di Tudor e gli scenari

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La riflessione tattica in casa bianconera prosegue. L’idea di un passaggio al 3-4-1-2 per dare più peso all’attacco è una tentazione forte per Igor Tudor, ma come ogni cambiamento porta con sé dei rischi. E se da un lato si risolverebbe il problema dei centravanti, dall’altro se ne creerebbe uno per gli esterni. Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, dopo Conceicao, anche l’altro grande specialista della fascia, Edon Zhegrova, rischierebbe di essere penalizzato.
Il passaggio al 3-4-1-2 non è privo di rischi, e uno degli svantaggi principali sarebbe proprio la difficile collocazione di un giocatore con le caratteristiche del kosovaro. Zhegrova è un’ala pura, un esterno offensivo che dà il meglio di sé partendo largo per poi puntare l’uomo, accentrarsi e calciare in porta. In un sistema con due punte centrali e un unico trequartista alle loro spalle, rischierebbe di trovarsi senza un ruolo definito.
Le sue qualità, infatti, verrebbero sacrificate. Non avendo le caratteristiche per agire da seconda punta classica, le uniche due opzioni per lui sarebbero a dir poco limitanti. La prima è quella di diventare il vice di Kenan Yildiz nel ruolo di trequartista, una posizione che però non esalta la sua capacità di spaccare la partita partendo dalla fascia. Significherebbe relegare a un ruolo di riserva uno dei giocatori più imprevedibili della rosa.
La seconda, e ancora meno probabile, opzione sarebbe quella di adattarlo a esterno di centrocampo. Un ruolo che però richiede un enorme lavoro di copertura e sacrificio difensivo, compiti per cui Zhegrova non è tagliato e che ne snaturerebbero completamente il talento offensivo. Igor Tudor, del resto, in quella posizione ha sempre dimostrato di preferire profili più difensivi e di contenimento.
Ecco dunque il grande dilemma per l’allenatore bianconero: ha senso cambiare modulo per provare a sbloccare i centravanti, se il prezzo da pagare è il sacrificio dei giocatori più abili nell’uno contro uno? Una domanda a cui non è facile dare una risposta e che, probabilmente, è il motivo principale per cui, al momento, il 3-4-2-1 resta il sistema di riferimento. La Juve riflette: il futuro dell’attacco passa anche dalla gestione dei suoi talenti sulle fasce.