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Diego D'Avanzo·20 agosto 2025
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Diego D'Avanzo·20 agosto 2025
La Serie A ha cambiato 12 allenatori su 20 rispetto allo scorso anno e ogni tecnico porta con sé moduli, idee e modi diversi di valorizzare i giocatori.
Vediamo quali ruoli possono beneficiare di più dai cambi in panchina
Gian Piero Gasperini farà risaltare il centrocampista d’inserimento, figura centrale nel suo 3-4-2-1. Questo ruolo, già determinante nelle sue esperienze precedenti, privilegia calciatori capaci di attaccare lo spazio, inserirsi in area e contribuire alla finalizzazione.
In quest’ottica, il neoacquisto Neil El Aynaoui è stato testato proprio in quella posizione e potrebbe beneficiare dei dettami del Gasp.
Sono famosi anche gli "esterni del Gasp" che quest'anno possono essere Angeliño e Wesley: grande e corsa e buona qualità, anche se molta meno fisicità rispetto agli esterni che hanno performato bene all'Atalanta.
Da sottolineare anche l'utilizzo dei trequartisti/esterni: quindi Soulé e l'ultimo arrivato Bailey potranno beneficare del Gasp, così come hanno sempre fatto le punte nelle sue squadre: Ferguson e - nel caso restasse - Dovbyk.
Nel Milan di Max Allegri potrebbero aumentare i loro voti i difensori centrali e il portiere: Maignan, De Winter, Tomori e Gabbia in particolare. Il blocco medio-basso dei rossoneri tenderà a evitare degli errori grossolani da parte dei difensori, o comunque meno vistosi rispetto ai moduli che espongono i centrali a rincorse lunghe oppure agli errori in impostazione.
Questa tipologia di gioco potrebbe favorire le ripartenze di Leao ed Estupinan sulla fascia sinistra oppure un attaccante centrale veloce, nel caso arrivasse dal mercato. Allo stesso tempo, i rossoneri potrebbero fare fatica contro delle squadre chiuse vicino alla loro porta.
L'Inter di Cristian Chivu riproporrà la difesa a 3 uomini ma darà un'interpretazione diversa nell'intensità e nello sviluppo della manovra. Probabilmente con meno palloni lunghi e scambi più stretti sulla trequarti esterna, verranno coinvolti molto gli esterni come Dumfries, Luis Henrique, Dimarco e Carlos Augusto (probabilmente ancora più adatto sulla fascia sinistra).
Anche le mezzali come Barella, Sucic e Frattesi - se avranno spazio - potranno dialogare con il pallone tra i piedi e inserirsi nelle zone avanzate di campo. Più difficile l'analisi degli attaccanti: non dovrebbero contendere così tanti palloni alti come in passato, ma molto dipenderà dall'eventuale acquisto in un esterno/trequartista da schierare sotto punta. Per questo è ancora presto per sbilanciarsi sul potenziale beneficio apportato da Chivu a Lautaro, Thuram, Pio Esposito e Bonny.
L'Atalanta di Juric mantiene i principi cardine della formazione di Gasperini ma, storicamente, favorisce di meno le prime punte rispetto al suo predecessore. Chi invece beneficia dal gioco di Juric sono gli esterni a tutta fascia: Bellanova già al Torino (proprio con Juric) aveva fornito molti assist. Oltre a lui anche Zappaccosta e in generali i quinti della Dea potrebbero fare una buona stagione.
Un ruolo che potrebbe essere favorito da Juric è quello del trequartista dietro all'attaccante nel 3-4-2-1 oppure nel 3-4-1-2: in particolare Samardzic, se trovasse continuità d'impiego, potrebbe migliorare le sue prestazioni. Da valutare la posizione di CDK (trequartista o punta mobile) oltre alla nutrita batteria di centrocampisti avanzati della Dea. E occhio a Krstovic, che sembra il profilo perfetto per prendere il posto di Retegui.
La Fiorentina potrebbe acquisire molte della caratteristiche di Pioli: ossia una spiccata predisposizione offensiva. Gosens e Dodo possono confermare quanto di buono hanno fatto nella scorsa stagione e Pioli sa come costruire la squadra attorno alle corsie esterne: l'esempio della coppia Theo-Leao è emblematica.
Gli inserimenti dei centrocampisti non sono mai mancati nelle sue squadre e in particolare Sohm e Fazzini sono i più adatti a sfruttarle, anche grazie ai movimenti di Gudmundsson tra attacco e trequarti. Kean invece deve ripetersi a livello personale e Pioli è l'allenatore giusto per sfruttarlo.
Il Torino di Baroni potrà dare risalto a una rosa con diversi elementi da valorizzare: nel 4-2-3-1 di Baroni hanno grande spazio le sovrapposizioni dei terzini, quindi Valentino Lazaro (il più offensivo del roster) può beneficiarne.
La crescita degli esterni sotto Baroni è stata palese: Vlasic, Ngonge, Aboukhlal e magari Oristanio (se arrivasse dal Venezia) potrebbero migliorare come fece Noslin al Verona. Attenzione alla posizione di Che Adams che potrebbe sdoppiarsi tra attacco e trequarti, chi invece sarà titolare è ancora presto per dirlo.
La seconda Lazio di Sarri avrà gli stessi giocatori dell'anno scorso e lo storico ci dice che con lui ha fatto molto bene Romagnoli, adatto al modo di difendere dell'allenatore toscano, oppure alla crescita di Provstgaard. Nello stesso reparto può portare dei buoni voti anche Gila, oltre a Nuno Tavares.
Sarri poi riesce a valorizzare alla grande le ali e la prima punta: in questo caso sono dei nomi noti, quasi scontati, ma che possono ripetere quanto di buono hanno già fatto: Zaccagni, Pedro, Cancellieri e Castellanos. Attenzione alla posizione di Isaksen che, per un problema di salute, ha saltato quasi tutta la preparazione; mentre Dia parte dietro il Taty nelle gerarchie e giocherà probabilmente anche la Coppa d'Africa.
Nota aggiuntiva per Dele-Bashiru: se Sarri riuscirà a disciplinarlo tatticamente può portare dei bonus come mezzala d'inserimento, altrimenti potrebbe anche scalare nella gerarchie. Come si dice, "ora sta a lui".
Il nuovo Cagliari di Pisacane si può provare a decifrare solo dalle amichevoli pre-stagionali in cui il neo-allenatore ha provato più soluzioni: sia con la difesa a 3 sia con la difesa a 4 uomini.
Per adesso il modulo più "sicuro" sembra essere il 4-3-3 e le idee di gioco le ha espresso Pisacane stesso: “Vogliamo che tutti tocchino la palla [...] con concetti di triangolazioni, mobilità, occupazione degli spazi, responsabilizzazione del singolo dentro un sistema collettivo".
Quindi si cercherà l'impostazione dal basso e la verticalità: un sistema che può favorire le mezzali d'inserimento come Folorunsho, gli esterni d'attacco, oltre a Luvumbo. Saranno fondamentali anche Piccoli, Sebastiano Esposito e Felici, soprattutto se il Cagliari opterà per un 3-5-2 / 3-4-2-1.
Eusebio Di Francesco per firmare l'ennesima salvezza del Lecce userà il suo 4-3-3 aggressivo caratterizzato da pressing alto, recupero palla nella trequarti avversaria e rapide transizioni offensive.
Punto centrale del sistema sarà il play basso: al momento le opzioni principali sono Pierret, più impostatore, e Yilber Ramadani, di maggiore propensione difensiva.
Sulle corsie offensive, Di Francesco punta sui suoi esterni rapidi: come Lameck Banda, Santiago Pierotti, Tete Morente e il nuovo acquisto Riccardo Sottil. In avanti resta cruciale il ruolo del centravanti di riferimento, ruolo che oggi verrebbe ricoperto dal giovane Francesco Camarda, sicuramente una scommessa interessante.
Il Sassuolo di Fabio Grosso ha dominato in Serie B e arriva in Serie A con delle idee chiare: 4-3-3 verticale, incentrato su rapidità di sviluppo, individualità, mezzali di tocco e uso di un centravanti fisico.
Il gioco di Grosso può favorire dei centrocampisti dinamici come Boloca, il neo-acquisto Koné e anche gli inserimenti di Thorstvedt (nonostante sia incline agli infortuni). I terzini che non disdegnano le avanzate come Doig metteranno dei cross per un giocatore abile di testa come Pinamonti: un upgrade in area rispetto a Moro.
Gli esterni offensivi in questo modulo sono fondamentali ed è impossibile non citare Berardi, Laurienté oppure il suo eventuale rimpiazzo se dovesse essere ceduto.
La Cremonese di Davide Nicola ha l'obiettivo di salvarse con il suo 3-5-2 di partenza, orientato a una grande fisicità e compatteza. La maggior parte della produzione offensiva dovrebbe passare dai piedi Vandeputte, schierato come mezzala o esterno. Da valutare Franco Vazquez che potrebbe avere più libertà rispetto ai suoi compagni, ma la resa fisica a 36 anni in Serie A è ancora da testare.
I gol poi dovranno passare dal centravanti che, per ora, è De Luca ma l'arrivo di Sanabria è imminente. L'innesto a centrocampo di Bondo è fondamentale per il sistema di Nicola così come gli esterni Zerbin e Pezzella che suderanno sulla fascia e, al contempo, potrebbero farsi notare per l'impegno e i cross.
Il Pisa di Gilardino si sta muovendo chiaramente su una difesa a 3 uomini all'interno di un 3-4-2-1 o 3-5-2 per provare a coprire il campo con solidità, portare più uomini in avanti sulle fasce e provare giocate di qualità sulla trequarti.
Lo stesso Gilardino ha detto di voler esaltare i trequartisti come Tramoni o attaccanti che possono abbassarsi come Meister; da valutare la posizione di Cuadrado dietro alla punta oppure sulla fascia in caso Gilardino scegliesse un assetto più offensivo. Proprio gli esterni a tutto campo dovranno lavorare tanto: Touré e Angori in primis. In attacco poi il titolare sembra Nzola, chiamato a riscattarsi dopo annate opache.
📸 Emilio Andreoli - 2023 Getty Images