Calcionews24
·30 gennaio 2024
In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·30 gennaio 2024
153 presenze, 56 goal, fino al 2021 è stato il miglior bomber straniero della storia dell’Atalanta Bergamasca Calcio, e soprattutto l’idolo di chi dieci anni fa cresceva a pane, polenta, Dea e il poster in camera di un giocatore molto particolare. Tempi in cui se da altre parti nelle bancarelle nei pressi dello stadio si prendeva il numero “9”, a Bergamo invece le cifre che dominavano erano all’insegna del “19”, onnipresente sulle schiene dei tifosi nerazzurri. In poche parole? German Gustavo Denis.
30 gennaio 2016, l’Atalanta si appresta ad affrontare il Sassuolo in casa: l’ultima partita del Tanque a Bergamo. I ragazzi di Reja stanno affrontando un periodo di transizione: l’ossatura della squadra con cui Edy era riuscito a garantire gioco e settimo posto in classifica (giocandosela anche con Milan e Inter) è stata praticamente smantellata vista la partenza sia di Grassi che di Maxi Moralez, un fattore che sarà la causa scatenante delle 14 partite senza neanche una vittoria.
La partita non è indimenticabile dal punto di vista del gioco, considerando che si risolve tutto in 32 minuti . Berardi al 27′ porta in vantaggio i neroverdi grazie ad una confusione della difensiva orobica, ma quattro minuto dopo Kurtic viene atterrato da Consigli in area di rigore scaturendo il penalty. Sul dischetto si presenta German: El Tanque calcia, Andrea para, ma sulla respinta Denis mette in rete, con il numero 19 che da tradizione abbraccia suo figlio dietro la porta.
All’82’ l’argentino esce in lacrime tra la standing ovation del pubblico (purtroppo limitato vista l’entrata solo ai possessori di Dea Card). Il post partita è toccante: dal giro di campo con compagni e mister allo striscione “Grazie German”.