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Inter News 24

·28 settembre 2025

Abodi ammette: «Serve un nuovo San Siro moderno. Israele? lo sport deve unire»

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Abodi al Ferrara Sport Festival, le parole del Ministro dello Sport sul futuro dello stadio di Milano e sulla vicenda Israele-UEFA

Nel corso del Ferrara Sport Festival, prima edizione della rassegna organizzata dal Comune emiliano, il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha affrontato due temi di grande attualità: il futuro di San Siro per Inter e Milan e l’eventuale sospensione di Israele dalle competizioni UEFA.

SUL NUOVO STADIO«Mi auguro che ci sia finalmente un nuovo stadio, moderno e accessibile e funzionale, che rispecchi la trasformazione della città. Lo sport a Milano ha ancora margini di miglioramento, e lo stadio deve essere l’emblema. Mi auguro che il Consiglio Comunale decida in tal senso. Non si chiude una pagina perché San Siro rimarrà nella memoria e il nuovo San Siro guarderà non solo la storia ma la prospettiva».


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Abodi ha sottolineato come il dibattito in corso a Milano debba portare a una scelta definitiva. Per il Ministro, la città merita un impianto che sia simbolo di modernità, accessibilità e funzionalità, capace di accompagnare lo sviluppo urbano e sportivo. Al tempo stesso, ha voluto chiarire che la memoria di San Siro resterà intatta, come patrimonio storico e culturale della città e dell’Italia.

SULLA VICENDA ISRAELE-UEFA«Mi auguro che ci sia prudenza, perché noi abbiamo bisogno di lasciar lavorare la diplomazia affinché la pace venga raggiunta e lo sport svolga un ruolo di conciliazione, non di separazione».

Interpellato sulla possibilità di una sospensione di Israele dalle competizioni UEFA, Abodi ha richiamato alla responsabilità e alla cautela. Secondo il Ministro, lo sport non deve alimentare divisioni ma favorire dialogo e riconciliazione. Per questo, ha ribadito la necessità che prevalgano prudenza e diplomazia, senza che il calcio diventi terreno di contrapposizioni geopolitiche.

In conclusione, l’intervento di Abodi al Ferrara Sport Festival ha voluto tracciare una linea chiara: lo sport deve essere strumento di crescita e coesione. Milano ha bisogno di un nuovo stadio che guardi al futuro, mentre a livello internazionale il calcio deve mantenere la sua funzione universale di ponte tra popoli e culture.

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