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·15 ottobre 2025

Abodi sicuro: «Stiamo lavorando per cercare di migliorare questa legge nel calcio»

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Abodi promette riscontri sulla riforma della giustizia sportiva entro fine anno

Il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, ha annunciato di voler fornire entro la fine dell’anno i primi riscontri circa la tanto attesa riforma della giustizia sportiva. Durante un intervento in Commissione Cultura alla Camera, Abodi ha spiegato come il governo intenda dare un contributo concreto alla ristrutturazione del sistema sportivo, collaborando in parte con il CONI e in parte con iniziative legislative.

Secondo il Ministro Abodi, il presidente del CONI ha già indicato la riforma della giustizia sportiva tra le priorità da affrontare. Per questo motivo, il governo si è dichiarato disponibile a intervenire, proponendo nomi strategici per una commissione tecnica che possa studiare quali ambiti del sistema possano restare nelle competenze autonome dello sport e quali debbano essere oggetto di una proposta normativa nazionale.


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Nel corso dell’audizione parlamentare, Abodi ha specificato che il lavoro è attualmente in una fase interlocutoria, ma che è stata fissata una scadenza: entro la fine dell’anno dovrebbero emergere i primi risultati, in termini di bozze e orientamenti, da sottoporre ai vari stakeholder (federazioni, enti sportivi, istituzioni). Questo passaggio servirà anche a capire quali modifiche reali potranno essere inserite in un progetto di legge da presentare successivamente.

Il ministro ha altresì dato il suo assenso alla richiesta avanzata dai deputati di attivare un’indagine conoscitiva parlamentare sulla giustizia sportiva. Secondo Abodi, una tale indagine sarebbe utile per acquisire maggiori elementi di consapevolezza nei territori e nei diversi ambiti federali, pur nel rispetto dell’autonomia sportiva. Ha sottolineato che la fase iniziale del percorso è rivolta all’autoriforma: non si tratta di un’imposizione dall’esterno, ma di un processo che prevede un coinvolgimento attivo da parte delle istituzioni sportive.

L’azione di Abodi avrà un ruolo cruciale per il futuro del sistema: una giustizia sportiva più efficiente, trasparente e snella è considerata fondamentale per dare credibilità alle competizioni, ridurre i tempi dei contenziosi e garantire maggiore certezza alle squadre e agli atleti. Una riforma ben calibrata può contenere conflitti di competenze tra organi sportivi e ordinamento civile, che da tempo rappresentano un nodo nevralgico nel panorama italiano.

Se il governo riuscirà a mantenere le scadenze promesse da Abodi, verso la fine dell’anno si potranno finalmente mettere sul tavolo le prime bozze mezze mature. Sarà allora il momento di valutare in concreto se l’Italia sportiva è pronta a cambiare passo, mettendo mano a un sistema che da anni soffre di lentezze, ambiguità e sovrapposizioni.


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