Abodi: «Tra il pubblico e il calcio c’è un rapporto intimo! Dobbiamo migliorare i luoghi dove si fa sport. Sul Var…» | OneFootball

Abodi: «Tra il pubblico e il calcio c’è un rapporto intimo! Dobbiamo migliorare i luoghi dove si fa sport. Sul Var…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·1 settembre 2025

Abodi: «Tra il pubblico e il calcio c’è un rapporto intimo! Dobbiamo migliorare i luoghi dove si fa sport. Sul Var…»

Immagine dell'articolo:Abodi: «Tra il pubblico e il calcio c’è un rapporto intimo! Dobbiamo migliorare i luoghi dove si fa sport. Sul Var…»

Andrea Abodi, ministro per lo sport e per i giovani, è intervenuto in merito al pubblico che sostiene la Serie A e non solo! Le dichiarazioni

Mentre il calciomercato entra nelle sue fasi conclusive con anche il Cagliari protagonista, il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, ha discusso diversi temi di attualità in un collegamento con RTL. L’intervista ha toccato vari aspetti del mondo del calcio italiano.

VAR e ritorno del pubblico

Abodi si è espresso sul ritorno della Serie A con il suo pubblico, evidenziando l’importanza di rivedere gli stadi pieni. Ha inoltre offerto la sua opinione sulle recenti decisioni del VAR, un tema sempre caldo e dibattuto tra addetti ai lavori e tifosi. Il ministro ha anche dedicato un’attenzione particolare al tema dei giovani. Vi proponiamo di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW:


OneFootball Video


RITORNO SERIE A – «Nel ritorno della Serie A si ritrova la conferma del pubblico presente e questo è un fatto straordinario. Significa che c’è un rapporto intimo col calcio, per questo il nostro obbligo è quello di migliorare i luoghi dove si fa sport».

VAR – «Sono un passo avanti che sposo, è indispensabile far comprendere. Tutto lo stadio e anche quello che vede da casa deve essere in grado di capire».

GIOVANI – «E’ necessario fare sempre di più per loro, cercare un rapporto sempre più diretto. Quando si parla di scuola e giovani non è così semplice. Io poi sono per la cultura della regola che viene spiegata, più del divieto in quanto tale. Per questo nel divieto di utilizzo dello smartphone, per quanto sia uno strumento importante, penso si debba trovare un suo equilibrio. La scuola è il luogo dell’apprendimento, allenarsi a fare a meno del cellulare è importante».

Visualizza l' imprint del creator