Calcio In Pillole
·31 ottobre 2020
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·31 ottobre 2020
Il risultato non tragga in inganno, perché la partita ufficiale con più gol di sempre (e con il maggior scarto di gol), in realtà è il racconto di una clamorosa protesta. Il 31 ottobre 2002 si gioca l’ultima partita del massimo campionato di calcio del Madagascar. Ma il suo epilogo è arrivato già nella giornata precedente. In cui il SO de l’Emyrne vede svanire le proprie ambizioni di titolo pareggiando 2-2 contro il DSA Antananarivo. In vantaggio fino a pochi secondo dalla fine, un rigore contestato e controverso sancisce il 2-2 finale.
La settimana successiva, il 31 ottobre, a campionato ormai archiviato, i padroni di casa del SO dell’Emyrne ospitano nel proprio stadio l’AS Adema, ossia la squadra che si è appena laureata campione del Madagascar. Dopo quanto accaduto nella giornata precedente, il mister Zaka Be ed i giocatori dell’SO de l’Emyrne decidono di mettere in scena una delle proteste più clamorose mai viste. Appena entrati in possesso del pallone segnano nella propria porta. Da quel momento, ogni volta che il gioco riprende da centrocampo, segnano un autogol, per tutti gli interminabili 90 minuti. Alla fine saranno 149, a 0 ovviamente.
È un’agonia, a cui l’arbitro Benjamina Razafintsalam non sa come porre fine, mentre i tifosi di casa scendono dalle tribune per chiedere il rimborso del biglietto. Il risultato demolisce il precedente record del maggior scarto di reti, che risaliva al 1885: 36-0 tra Abroath e Bon Accord. Ma, soprattutto, portò con sé importanti conseguenze disciplinari: l’allenatore del SO de l’Emyrne viene squalificato per tre anni, quattro calciatori per due mesi, mentre all’arbitro fu risparmiata qualsiasi punizione.