Acerbi si racconta: «La malattia mi ha cambiato. Come mai ho scelto l’Inter? Sono stati loro a scegliere me, e sulla finale persa col PSG…» | OneFootball

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·12 novembre 2025

Acerbi si racconta: «La malattia mi ha cambiato. Come mai ho scelto l’Inter? Sono stati loro a scegliere me, e sulla finale persa col PSG…»

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Il difensore dell’Inter, Francesco Acerbi, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della presentazione del suo libro a Gallarate

Il difensore dell’Inter, Francesco Acerbi, ha presentato il suo libro “Io Guerriero” a Gallarate, parlando a cuore aperto della sua malattia. Ha ammesso che la sofferenza lo ha cambiato, rendendolo un “atleta migliore”. Ha confessato che prima non si impegnava da vero professionista, ma dopo quel periodo difficile qualcosa nella sua testa è scattato, spingendolo a recuperare il tempo perduto.

Parlando della sua avventura nerazzurra, ha rivelato che non è stato lui a scegliere l’Inter, ma è stata l’Inter a scegliere lui. Ha ricordato la finale di Champions League persa contro il PSG, ammettendo la stanchezza e la superiorità avversaria (“erano troppo forti”), ma preferendo guardare al bicchiere mezzo pieno per il percorso fatto.


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Infine, un simpatico aneddoto sui compagni Alessandro Bastoni, Nicolò Barella e Federico Dimarco, definiti “stupidi” in senso buono, ragazzi divertentissimi ma capaci di impegnarsi seriamente. Ha concluso elogiando il CT Roberto Mancini per la gestione serena dell’Europeo e la figura carismatica di Luca Vialli.

COME LA MALATTIA MI HA CAMBIATO – «Quando le cose vanno male il primo pensiero è di mandare tutto all’aria, ma bisogna tenere duro: la sofferenza paga. La malattia mi ha cambiato, ma mi ha reso un atleta migliore. Prima non mi impegnavo come un professionista, dopo è scattato qualcosa nella mia testa che mi ha spinto a riprendere tutto quello che avevo lasciato per strada prima della malattia».

LA FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE PERSA CONTRO IL PSG – «Dopo quella partita ci siamo detti che non potevamo fare nulla, loro erano troppo forti e noi troppo stanchi. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo arrivati in finale battendo squadre fortissime».

COME MAI HO SCELTO L’INTER? – «Non sono stato io a scegliere l’Inter, l’Inter ha scelto me».

IL RAPPORTO CON I MIEI COMPAGNI DI SQUADRA – «Bastoni, Barella e Dimarco sono proprio stupidi…nel senso buono ovviamente. Sono tra i ragazzi più divertenti che abbia incontrato, ma sanno anche impegnarsi seriamente quando bisogna lavorare».

L’EUROPEO VINTO CON L’ITALIA DI MANCINI – «È stato bravo a lasciarci sereni, senza metterci troppa pressione per le partite. Luca (Vialli, ndr) invece era una persona differente da tutte le altre, quando parlava non si poteva fare a meno di ascoltarlo».

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