Zerocinquantuno
·2 ottobre 2024
In partnership with
Yahoo sportsZerocinquantuno
·2 ottobre 2024
Tempo di Lettura: 3 minuti
Se non è la partita più importante nella storia del Bologna, poco ci manca. Di sicuro è una delle più prestigiose, dentro un autentico tempio del calcio mondiale. This Is Anfield, basta l’iconica scritta alla fine del tunnel che conduce al terreno di gioco per avere i brividi, ma per i brividi oggi non c’è spazio: di fronte, per la seconda giornata della fase campionato di Champions League, c’è il Liverpool. Italiano si presenta a questa meravigliosa serata di gala recuperando almeno per la panchina l’acciaccato Castro e schierando un 4-1-4-1 con Skorupski in porta, Posch, Beukema, Lucumí e Miranda in difesa, Freuler in mediana, Orsolini, Urbanski, Moro e Ndoye un po’ più avanzati e Dallinga di punta. Slot, capolista solitario a punteggio pieno in Premier League, risponde proseguendo nel solco del 4-3-3, con Szoboszlai e Mac Allister ai lati di Gravenberch a centrocampo e un tridente di platino formato da Salah, Nuñez e Luis Diaz. Sugli spalti, ad esporre fieri la propria sciarpa anche durante l’inimitabile You’ll Never Walk Alone, tremila tifosi rossoblù. Pronti via e Gravenberch, servito sulla corsa da Salah, mette in mezzo un pallone che per poco Posch non devia nella sua porta. Della serie: benvenuti. Eppure il BFC non si scompone e al 9’ va addirittura in rete con un delicato tocco di Dallinga, valutato però in offside sul bel pallone filtrante servitogli da Miranda. E allora il gol, regolare, lo trovano i Reds al secondo affondo: cross al veleno di Salah che mette fuori causa Skorupski, marcatura così così di Urbanski sull’accorrente Mac Allister e zampata nel sacco dell’argentino. Sembra l’inizio di una serata terribile, anche perché al 16’ Nuñez segna ancora ma viene pescato pure lui in fuorigioco, e al 19’ Szoboszlai sfiora il palo con una rasoiata, e al 23’ lo stesso Nuñez scalda i guantoni a Skorupski con una volée mancina, invece i felsinei cominciano via via a costruire una prestazione di tutto rispetto, rendendosi spesso pericolosi: al 28’ sinistro di Ndoye sporcato sulla traversa da Konaté, al 31’ traversone al bacio di Moro sfiorato da Dallinga e rimesso male nella mischia, al 32’ botta di Ndoye sul palo esterno dopo una respinta corta di Alisson, e al 33’ piattone di Urbanski su assist di Ndoye smanacciato dal portiere brasiliano. Si va al riposo con gli inglesi avanti 1-0, risultato che però non rende giustizia all’ottima prestazione di Freuler e compagni. In avvio di ripresa il copione del match non cambia granché, perché nonostante un certo predominio dei padroni di casa sono nuovamente gli ospiti a generare pericoli: all’11’ stoccata di Orsolini da dentro l’area e pronta risposta di Alisson, e al 12’ brutta conclusione di Urbanski da posizione più che invitante dopo l’ennesima lodevole iniziativa di Ndoye. Al 14’ Freuler fa tremare Skorupski con un’inzuccata di testa all’indietro che per un soffio non lo beffa, poi al 15’ è Salah a provarci col suo classico tiro a giro ma la mira non è perfetta. Slot getta nella mischia Diogo Jota e Gakpo, Italiano replica con Aebischer e Casale, e tutto lascia presagire che si procederà sul filo dell’equilibrio fino alla fine. E invece, alla mezzora, il magico egiziano in maglia rossa si sposta un’altra volta la palla sul sinistro e la piazza all’incrocio, là dove il pur ottimo Skorupski non può davvero arrivare. Solo a quel punto il tecnico dei felsinei manda in campo Castro, Iling-Junior e Fabbian, mentre la squadra continua comunque ad attaccare con grinta e coraggio: al 45’ una splendida combinazione Orsolini-Posch libera al tiro Iling, il cui destro è però troppo alto. È quella l’ultima emozione di un match che vede il BFC sconfitto solo nel punteggio, abbastanza bugiardo per quanto visto nel corso dei novanta minuti: a rischio di essere considerati parziali ed esagerati, un pareggio sarebbe stato tutt’altro che immeritato. L’abbraccio conclusivo tra i giocatori e i tifosi rossoblù, che dopo aver cantato senza sosta ricevono il ringraziamento dei propri beniamini, è una diapositiva che passerà alla storia insieme ad una partita indimenticabile. Una partita che forse traccia una definitiva linea tra il passato e il presente, scacciando nostalgie e timori e facendo nascere davvero il nuovo Bologna di Italiano. Starà a lui e ai suoi ragazzi non sprecare questa fantastica esperienza ma trasformarla in energia, entusiasmo e consapevolezza per costruire un’altra grande stagione.
LIVERPOOL-BOLOGNA 2-0
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (40’ st Bradley), Konaté, Van Dijk, Robertson (27’ st Tsimikas); Szoboszlai (41’ st Jones), Gravenberch, Mac Allister; Salah, Nuñez (16’ st D. Jota), L. Diaz (27’ st Gakpo). A disp.: Jaros, Kelleher, Gomez, Endo, Quansah, Morton, Nyoni. All.: Slot
BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Beukema (17’ st Casale), Lucumí, Miranda; Freuler (39’ st Fabbian); Orsolini, Urbanski (17’ st Aebischer), Moro, Ndoye (34’ st Iling-Junior); Dallinga (34’ st Castro). A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Holm, Erlic, Corazza, Odgaard, Lykogiannis. All.: Italiano
Arbitro: Dabanovic (Montenegro) Ammoniti: 26’ pt Van Dijk (L), 39’ pt Konaté (L), 39’ pt Beukema (B), 10’ st Robertson (L), 22’ st Aebischer (B), 40’ st Tsimikas (L) Espulsi: – Marcatori: 11’ pt Mac Allister (L), 30’ st Salah (L) Recupero: 1’ pt, 3’ st
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata
Foto: Carl Recine/Getty Images (via OneFootball)