Juventusnews24
·1 dicembre 2025
Adani chiama a raccolta quei due bianconeri: «Per loro ora è il momento della verità, basta sonnecchiare». Poi esalta le qualità di Yildiz

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L’infortunio di Dusan Vlahovic contro il Cagliari ha aperto una voragine nell’attacco della Juventus, ma ha anche offerto un’opportunità irripetibile alle sue alternative. Nel corso della trasmissione La Nuova DS, Lele Adani ha analizzato senza filtri la situazione del reparto offensivo bianconero. Secondo l’opinionista, i gol segnati a Bodo non bastano: la prestazione opaca offerta dai subentranti contro i sardi (dove David e Openda non hanno inciso dopo l’uscita del serbo) ha dimostrato che c’è ancora molto da lavorare. Con il numero 9 costretto ai box, per il canadese e il belga è finito il tempo delle scuse.
IL MOMENTO DELLA VERITÀ – «Champions un’illusione per Openda e David? Comunque lo sapremmo a breve, perché Vlahovic sarà fuori per tanto e uno di due deve giocare titolare. Quindi adesso arriva la risposta vera, quindi non c’è più la lamentela perché giochi poco, tre minuti, sei minuti, la poca fiducia che poi tra l’altro anche Tudor aveva dato loro la fiducia, perché li cambiava sempre. Quindi Vlahovic si è preso il posto e loro hanno un po’ sonnecchiato e quindi io credo che adesso è arrivato il momento della verità.»
Adani ha poi espresso la sua preferenza netta per la sostituzione del serbo, puntando sul canadese come prima scelta per Luciano Spalletti.
DAVID TITOLARE – «Ma ad oggi tu con chi partiresti? Con David. David secondo me è la vera punta che doveva fare il titolare appunto valutando poi la questione Vlahovic. Poi Vlahovic nel lavoro conquista la titolarità. Adesso la cede per infortunio e adesso tocca agli altri. Per me partirà David»
Infine, l’ex difensore ha tessuto le lodi di Kenan Yildiz, autore della doppietta decisiva contro il Cagliari e vero trascinatore della Vecchia Signora, paragonandolo a un altro campione della Serie A per impatto e movimenti tattici.
YILDIZ ALLA KVARA – «C’è una Juve solo con Yildiz. La frase di Spalletti dice tutto… Se Kostic è un po’ arretrato, lui prende la linea. Alla Kvara, per intenderci. Tra l’altro termine di paragone usato da Spalletti dopo i primi allenamenti. Però poi, il vero giocatore, il numero 10, sente il gioco e se entra in campo deve dialogare, titolare e fare gol e per me lui sa far tutto»









































