Calcionews24
·16 ottobre 2024
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Adrian Mutu ha lasciato un segno in Italia due decenni fa. Inter, Verona, Parma, Juventus, Fiorentina e Cesena le sue squadre. Il legame più forte ce l’ha con la maglia viola, anche adesso che vive in Romania.
FIRENZE – «Quel che più mi ha colpito nei quattro giorni, splendidi, passati a Firenze è stato l’affetto, l’amore dei tifosi. È un sentimento reciproco. Io amo loro, loro amano ancora me. Continuo a essere un fan della Fiorentina, la seguo, e Firenze è una città speciale».DOVE PUO’ ARRIVARE LA FIORENTINA – «Deve ambire a un piazzamento importante. Deve stare tra le prime 7-8 squadre, sempre. È un obbligo. Ci vuole sempre la mentalità da grande squadra perché si tratta sicuramente di una grande squadra».LA VIOLA HA UN GIOIELLO – «Sì, il Viola Park. Sono rimasto impressionato dalle strutture. Campi stupendi, stadietti interni, camere, piscine, palestre. Non manca nulla, c’è tutto. Dicendo altissimo livello non esagero. È un centro pazzesco che ti mette nelle condizioni di dare il meglio, di migliorare le prestazioni. È il futuro del calcio, questo. Ogni club dovrebbe partire dal progetto di un impianto importante. Non dico che devono essere tutti come il Viola Park, ma un centro funzionale e moderno è fondamentale».ALLENATORE – «Sì, ormai alleno. Dopo aver fatto pure il dirigente, ho capito e deciso che il mio lavoro è questo. Che il mio futuro nel calcio è ancora sul campo. E mi piacerebbe venire in Italia. Sento che le prime squadre fanno per me. Ho fatto l’esperienza nelle nazionali Under 21 e 23 della Romania, è stata una bella esperienza perché alleni il talento, conosci i ragazzi, ma ora penso di aver dato con i giovani».MAN E MIHAILA – «Dennis Man sta crescendo molto e sta segnando. Ha fatto il protagonista in B centrando la promozione e ora si sta confermando in Serie A. Mihaila deve riuscire a realizzare qualche gol in più, ma per quel che riguarda il gioco sta facendo molto bene pure lui. Sono in una piazza come Parma dove possono ancora migliorare. Anche perché sono due ragazzi che ho avuto il piacere di avere con l’Under 21. E ho visto che hanno il carattere giusto per diventare top».MARIN – «Razvan gioca in Serie A da un po’ di anni. È un centrocampista, uno più esperto, più maturo. È forte, intelligente. Ha mentalità da grande e lo si vede anche nella nazionale romena, dove è uno degli elementi di punta».